Il Carroccio commenta la mancata nomina dei vertici della Fondazione
SIENA. Stiamo assistendo all’ennesimo atto di una politica cittadina irresponsabile, portata avanti dal PD e dai membri da loro nominati. A noi non interessano i singoli nomi che sono sul tavolo delle trattative, piuttosto interessano i progetti che essi hanno in mente per portare avanti il buon lavoro svolto dalla Presidente Mansi e come vorrebbero tutelare la senesitá della banca, la salvaguardia dei posti di lavoro ed il ritorno all’attivitá principale che spetta ad una banca commerciale, cioè fare credito alle imprese e sostenere così il sistema produttivo dell’intera provincia. Ad oggi, purtroppo, non è dato sapere quali siano le loro intenzioni, il che non ci sembra andare nella direzione della trasparenza amministrativa che crediamo sia necessaria, soprattutto dopo le vicende del recente passato. I criteri che a nostro parere dovrebbero essere tenuti in considerazione sono senz’altro il merito, la professionalità, la competenza, la lontananza dai vari “grovigli” e dalle oscure vicende che hanno coinvolto la banca dai tempi dell’affaire 121 fino ad Antonveneta, oltre, non ultimo, l’appartenenza territoriale così come previsto dallo statuto.
Abbiamo inoltre letto con attenzione le riflessioni dell’ex-sindaco Pierluigi Piccini e condividiamo le sue perplessità sulle società controllate Sansedoni e Casalboccone e ci attendiamo che in merito venga fatta chiarezza.
Lega Nord Toscana – Segreteria provinciale di Siena