![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2015/02/Montigiani-e-Giusti-ad-Isola-dArbia.jpg)
di Augusto Mattioli
SIENA. Una crisi di cui non si parla molto quella della Lega Nord di Siena. Oggi retta dall’ennesimo commissario, Marco Figura, 30 anni. Ma la Lega è commissariata anche a livello provinciale con Marco Casucci consigliere regionale di Cortona, la cui azione politica in provincia di Siena non è che si sia molto notata. Peraltro anche quella di Figura non appare particolarmente presente, salvo organizzare qualche banchino di propaganda per il “no” al referendum. E chiudere la piccola sede del partito in Via Vallerozzi è un altro segnale.
In generale, la Lega Nord senese sembra essere quasi sparita dal panorama politico senese, peraltro non particolarmente brillante. Qualche anno fa non passava giorno in cui sui temi più vari non ci fosse una presa di posizione della Lega Nord a partire da Francesco Giusti che ha pagato le sue battute, da goliardo, su Facebook, rintuzzato da Selvaggia Lucarelli, ma anche di Maurizio Montigiani, consigliere comunale al Comune di Monteriggioni, spesso presente nel dibattito sulla crisi di Montepaschi, di cui è dipendente. Figura, che ora interviene ogni giorno e più volte al giorno, assieme a Casucci, al posto di Giusti da oltre un anno è assistente del consigliere regionale della Lega Nord Toscana Claudio Borghi, che alle regionali del 2015 si era candidato alla presidenza della Toscana. Da allora la Lega Nord senese sembra essersi ridimensionata non poco. Alle regionali era stata votata da 3498 persone, pari al 17,3%, mentre in tutta la provincia i voti erano stati 14055, il 14%. Un patrimonio politico non indifferente che ora sembra essersi molto ridotto ad una percentuale, secondo alcune stime, ben al di sotto dell’8%. Dunque una situazione di difficoltà per una forza politica che ambiva ad essere il punto di riferimento dell’area di centrodestra, che a Siena, peraltro, non sembra avere trovato il modo di proporsi come alternativa all’attuale sistema di governo.
Viene da chiedersi se i commissari, quello senese e quello provinciale, riusciranno a trovare il modo di risalire la china. Sarà possibile alle prossime elezioni, in particolare quelle al comune di Siena, per le quali sono già iniziate da tempo le grandi manovre, riuscire almeno a mantenere i voti ottenuti a Siena città? Voti che potrebbero fare gola a chi si muove nella stessa area delle opposizioni, soprattutto di centrodestra.