TAVERNE D'ARBIA. Nella serata di mercoledì (23 giugno), la Lega Nord senese ha incontrato gli abitanti di Taverne d'Arbia. Erano presenti il Segretario provinciale del Carroccio, Francesco Giusti, il Consigliere Provinciale, Giovanni Di Stasio, oltre a rappresentanti delle altre forze appartenenti al “Tavolo dell'Alternativa”, che si è costituito in Città e che è composto, tra gli altri, oltre che dalla Lega, anche dalle Liste Civiche Senesi.
"Il quadro che si è subito delineato – scrive la segreteria provinciale del Carroccio – è stato positivo ai fini dell’accoglienza riservata agli esponenti della Lega dalla popolazione, ma drammatico per la serie infinita di piccoli e grandi problemi che i cittadini di Taverne intervenuti all’incontro hanno sottoposto ai dirigenti leghisti".
"Piccole, ma significative situazioni, inerenti l'arredo urbano, sono state mostrate alla Lega, facendo fare agli esponenti del Carroccio un giro del quartiere – prosegue la nota – in modo tale da poter vedere di persona e fotografare le condizioni di alcune aree, che presentano delimitazioni delle aiuole fatte arbitrariamente, con pietre poste in modo pericoloso e che, nonostante le numerose segnalazioni fatte all'Amministrazione comunale, non hanno visto gli Uffici preposti degnarsi neppure di verificare la veridicità o meno delle segnalazioni.
Il parco giochi, inoltre, è tenuto in condizioni a dir poco vergognose, oltre che in situazioni di vero pericolo. Per non parlare, poi, delle condizioni nelle quali versano le piazze di Taverne, mal costruite ed oggi abbandonate a se stesse, o di ciò che avviene negli orti, dove ad alcuni è permesso tutto in una vera e propria anarchia legislativa. Oltre ai problemi sopra elencati è apparso discutibile e preoccupante il quadro che è venuto fuori in merito alle previsioni del quartiere di Taverne, che assieme al Renaccio ed all'Isola si inserisce nella cosiddetta “Città dell'Arbia”: al Renaccio – Abbadia di Ruffolo, ad esempio, il Regolamento Urbanistico prevede la realizzazione di 450 nuove abitazioni, con un aumento della popolazione residente di oltre 1.000 unità; nell'ex Mulino Muratori, per il quale, dopo anni di vane parole, arriva finalmente un progetto, sono previste ulteriori alloggi (in totale 100); il tutto va ad unirsi ad altre piccoli interventi edilizi, senza dimenticarsi, poi, l'aumento di 300 mq. della superficie dell'attuale catena di grande distribuzione che è situata proprio nel cuore di Taverne. Molte di queste abitazioni saranno realizzate con la formula dell'edilizia convenzionata, una formula che favorisce spesso e volentieri la speculazione edilizia e che si pone fuori dal controllo, operato tramite i bandi di gara, dell'Amministrazione comunale".
"Che cosa accadrà quando le Taverne saranno “unite” al Renaccio – si domandano gli esponenti della Lega Nord senese – stravolgendo le caratteristiche di due quartieri, che ora sono circondati dal verde e domani no? C'è bisogno, a Siena, di costruire nuove case o si vuole solo fare speculazione consumando il suolo del nostro territorio a vantaggio di pochi costruttori edili e di pochi proprietari dei terreni (che, alla fine, sono sempre i soliti…), dato che molte delle abitazioni costruite negli ultimi anni in Città sono attualmente invendute, visti i prezzi elevati? Aumentando il numero degli abitanti, cosa accadrà, poi, in tema di sicurezza e vivibilità urbane, due temi molto sentiti dagli abitanti di un quartiere, ingiustamente considerato un “quartiere – dormitorio” e ricco di case popolari e di extracomunitari, nel quale in tutti questi anni si è fatta sentire la totale assenza dell'Amministrazione comunale e del PD, che si sono dimenticati di fare gli interessi del territorio?".
Il parco giochi, inoltre, è tenuto in condizioni a dir poco vergognose, oltre che in situazioni di vero pericolo. Per non parlare, poi, delle condizioni nelle quali versano le piazze di Taverne, mal costruite ed oggi abbandonate a se stesse, o di ciò che avviene negli orti, dove ad alcuni è permesso tutto in una vera e propria anarchia legislativa. Oltre ai problemi sopra elencati è apparso discutibile e preoccupante il quadro che è venuto fuori in merito alle previsioni del quartiere di Taverne, che assieme al Renaccio ed all'Isola si inserisce nella cosiddetta “Città dell'Arbia”: al Renaccio – Abbadia di Ruffolo, ad esempio, il Regolamento Urbanistico prevede la realizzazione di 450 nuove abitazioni, con un aumento della popolazione residente di oltre 1.000 unità; nell'ex Mulino Muratori, per il quale, dopo anni di vane parole, arriva finalmente un progetto, sono previste ulteriori alloggi (in totale 100); il tutto va ad unirsi ad altre piccoli interventi edilizi, senza dimenticarsi, poi, l'aumento di 300 mq. della superficie dell'attuale catena di grande distribuzione che è situata proprio nel cuore di Taverne. Molte di queste abitazioni saranno realizzate con la formula dell'edilizia convenzionata, una formula che favorisce spesso e volentieri la speculazione edilizia e che si pone fuori dal controllo, operato tramite i bandi di gara, dell'Amministrazione comunale".
"Che cosa accadrà quando le Taverne saranno “unite” al Renaccio – si domandano gli esponenti della Lega Nord senese – stravolgendo le caratteristiche di due quartieri, che ora sono circondati dal verde e domani no? C'è bisogno, a Siena, di costruire nuove case o si vuole solo fare speculazione consumando il suolo del nostro territorio a vantaggio di pochi costruttori edili e di pochi proprietari dei terreni (che, alla fine, sono sempre i soliti…), dato che molte delle abitazioni costruite negli ultimi anni in Città sono attualmente invendute, visti i prezzi elevati? Aumentando il numero degli abitanti, cosa accadrà, poi, in tema di sicurezza e vivibilità urbane, due temi molto sentiti dagli abitanti di un quartiere, ingiustamente considerato un “quartiere – dormitorio” e ricco di case popolari e di extracomunitari, nel quale in tutti questi anni si è fatta sentire la totale assenza dell'Amministrazione comunale e del PD, che si sono dimenticati di fare gli interessi del territorio?".
"La Lega Nord Toscana ha convenuto – conclude il comunicato – assieme ai cittadini di Taverne, che con lo sviluppo previsto come da regolamento urbanistico si amplieranno i problemi già esistenti, portando la qualità della vita in quella zona a livelli bassissimi con enormi disagi e sacrifici a carico degli incolpevoli cittadini".