E preannuncia un'interrogazione parlamentare
«Chi in questi giorni ha espresso in Consiglio Comunale il proprio voto favorevole alla mozione Bianchi-PD sulla Banca e sulla Fondazione MPS, cercando di giustificare il proprio agire in nome di una grottesca “discontinuità”, di un falso “bene della città”, forse dovrebbe fare un passo indietro e riflettere, comprendendo di aver sbagliato tutto, come le evidenze dimostrano. Secondo quanto ci risulta, infatti, Claudio Gasperini Signorini verrà a breve nominato membro effettivo del collegio dei revisori dei conti della Fondazione. Ci domandiamo se è sempre lo stesso Gasperini che è stato sospeso dall’attività professionale dall’Albo dei dottori commercialisti della Provincia di Siena dal 23 marzo al 24 aprile 2012 “per inadempienza obbligo FPC triennio 2008/2012”?
Non solo, ma sempre secondo quanto ci risulta, Gasperini sedeva quale sindaco revisore effettivo nella Società Eutelia, la stessa della quale era Presidente il socialista-riformista senese Leonardo Pizzichi, arrestato due anni fa e detenuto per diverse settimane nel carcere senese di Santo Spirito. In poche parole il Gasperini Signorini è stato un ex esponente degli organi di controllo di una società travolta da importanti e gravissimi scandali giudiziari e la sua nomina ha creato non poco sconcerto tra quei lavoratori Agile-Eutelia, che abbiamo visto protestare a Siena sotto la Rocca.
Alla luce di tutto ciò, ci domandiamo se sia logico aver presentato, nella lista della Fondazione, su indicazione del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, una persona che non ha rispettato le regole del proprio ordine professionale e che è stato revisore di una società travolta dagli scandali e i cui dipendenti non hanno riscosso per anni lo stipendio».
Sull’argomento la Lega preannuncia un’interrogazione parlamentare.
«A Siena – terminano i leghisti – c’è bisogno di vera discontinuità e di facce nuove. Discontinuità di cui tanti si riempiono la bocca in questi giorni, parlando delle nomine di Ceccuzzi, ma passando sotto silenzio la scandalosa buonuscita di 4 milioni di euro dell’ex Direttore Generale del Monte dei Paschi, Antonio Vigni, che, assieme a Mussari ed agli esponenti del Sistema Siena gestito dall’attuale sindaco Ceccuzzi, ha compiuto quelle scelte scellerate che hanno messo in estrema difficoltà la banca. Sono episodi come questi che ci fanno meditare e richiedere una nuova etica della responsabilità a Siena, anziché la solita, stantia, logica dell’inciucio tipica del Sistema Siena, dei suoi uomini e dei suoi sostenitori».