La presunta telefonata tra Piccini e Giusti è una notizia "diffamante". "Stiamo valutando di intraprendere vie legali"
SIENA. “Il Pd senese è talmente in difficoltà che non sa più cosa fare per nascondere i problemi che ha al suo interno ed all’interno del suo schieramento, soprattutto dopo la nascita di ‘Per Siena’. Le ennesime illazioni gratuite formulate questa volta da Alberto Taccioli (Pd), molto simili a quelle dei dirigenti del Pdl cittadino, sono solo il frutto di una triste quanto deplorevole realtà che da anni contraddistingue il cosiddetto ‘sistema Siena’: Pd e Pdl senesi appaiono per assurdo, in varie occasioni, come due facce della stessa medaglia”. Ad affermarlo è Francesco Giusti, segretario provinciale della Lega Nord Siena.
Sulle affermazioni di una presunta telefonata dell’ex sindaco del Pci-Pds senese, Pierluigi Piccini, che avrebbe, secondo Pd e Pdl, fatto fare marcia indietro al Carroccio sul partecipare alla conferenza programmatica dei pidiellini, Giusti risponde che “la Lega è un Movimento formato da uomini liberi da ogni condizionamento di sorta e che in Toscana esprime ben quattro consiglieri regionali, oltre ad un eurodeputato e decine di consiglieri provinciali e comunali. È diffamante questa notizia circolata in questi giorni e per tutelare l’immagine del nostro Movimento da chi, nonostante le smentite, continua a sostenere falsità, ci riserviamo il diritto di intraprendere azioni legali in merito”.
L’eurodeputato della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti, sottolinea che “in Lega non c’è alcun burattinaio. Noi abbiamo le nostre idee e le nostre posizioni che portiamo avanti per i cittadini. Piccini – prosegue l’eurodeputato – lo conosco appena, ma noi non faremo mai accordi con l’Api e Fli. Accordi, fra l’altro, che trovo difficoltosi anche con gli attuali dirigenti locali del Pdl che non perdono occasione per attaccare il nostro Movimento. Sono ancora in attesa – termina onorevole Morganti – della smentita pubblica sulle falsità dette da Marignani nei giorni scorsi a mezzo stampa”.
Giovanni Di Stasio, capogruppo in consiglio provinciale della Lega Nord Siena, invece, considera l’uscita di Taccioli “alquanto infelice”.
“Le sue affermazioni – dichiara Di Stasio – possono essere valutate in due ordini di pensiero: o Taccioli non ha capito per chi deve fare il tifo o la Lega sta facendo talmente bene che fa paura. Non c’è da stupirsi se il Carroccio senese agisce diversamente da quanto succede a Roma. Qui, il Pdl senese è diverso e di conseguenza le azioni politiche sono diverse. A Siena assistiamo ad un Pdl inerme che, mentre a Roma parla della questione morale, qui sta in silenzio nonostante il numero degli indagati dalla Procura, tra Ampugnano, elezioni del Rettore e deficit dell’Ateneo, abbia raggiunto le cinquanta unità”.