SIENA. Di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare presentata dal capogruppo della Lega Nord in Senato, Gianmarco Centinaio, sulla situazione della Siena Biotech. L’interrogazione è scaturita a seguito dell’incontro del candidato governatore della Regione Toscana per la Lega Nord, Claudio Borghi, e del Segretario comunale, Francesco Giusti, con i lavoratori della Siena Biotech.
CENTINAIO – Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -Premesso che:
Siena Biotech è una società strumentale della fondazione Monte dei Paschi di Siena che opera nel campo biomedico dell’oncologia e delle malattie neurodegenerative, incluse le malattie rare;
la fondazione Monte dei Paschi detiene il 100 per cento di Siena Biotech;
la crisi della fondazione MPS, iniziata nel 2012 come conseguenza delle note vicende della banca Monte dei Paschi dovute all’operazione Antonveneta, è ricaduta prevalentemente sulla Siena Biotech, generando una situazione di precarietà per i dipendenti, che è sfociata in un lungo periodo di cassa integrazione;
a questo periodo, che ha visto un massiccio esodo di ricercatori, da 150 a meno di 70 in due anni, è seguita una fase di ristrutturazione dell’azienda con la dismissione del settore oncologico ed il conseguente licenziamento di 15 ricercatori;
attualmente sono impiegati presso la società circa 51 lavoratori, dei quali circa 40 sono ricercatori ed il resto amministrativi;
la fondazione MPS ha comunicato a mezzo stampa, in data 13 dicembre 2014, di non voler più considerare la Siena Biotech un progetto strumentale e di non poter più proseguire l’attività;
in data 22 dicembre 2014 la società è stata messa in liquidazione, con la nomina a liquidatore del professor Lattanzi dell’università di Pisa, il quale, il 6 febbraio 2015, ha deciso di mettere in atto un una procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori;
nel 2014, la fondazione Monte dei Paschi di Siena aveva approvato il nuovo piano industriale presentato dalla Siena Biotech che prevedeva il raggiungimento dell’autosufficienza della società entro il 2016, con una significativa e progressiva riduzione dell’impegno finanziario da parte della fondazione;
tale piano è oggi ritenuto giuridicamente incompatibile con i fini istituzionali della fondazione MPS;
il centro di ricerche è stato costruito dalla società immobiliare Sansedoni, controllata a sua volta dalla fondazione Monte dei Paschi di Siena, e successivamente rivenduto alla Siena Biotech con un mutuo da questa contratto con la banca Monte dei Paschi;
il costo del mutuo, di cui lavoratori chiedono una verifica della congruità, grava pesantemente sul bilancio della Siena Biotech, rappresentando una delle principali cause delle difficoltà economiche in cui versa l’azienda;
nel programma della Regione Toscana c’è tra i punti essenziali la creazione della “pharma valley”, un polo per attrarre investimenti che vede nella Siena Biotech un centro di riferimento importante;
il finanziamento della Regione Toscana, che ha garantito di destinare 3 milioni di euro al distretto regionale “Toscana life sciences” pare finalizzato solo ed esclusivamente a garantire il pagamento del mutuo dell’immobile di Siena Biotech, che in questo senso verrebbe affittato proprio alla Toscana life sciences;
i lavoratori hanno organizzato diverse manifestazioni di protesta in quanto preoccupati non solo per la perdita del posto di lavoro, ma sopratutto per il futuro di circa 6.000 italiani affetti dal morbo di Huntington, i quali perderebbero la speranza essere curati; oltre tutto, con la chiusura della Siena Boiotech si assisterebbe ad una battuta d’arresto del progetto di ricerca su tale rara malattia che prosegue da oltre 10 anni,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo vogliano convocare un tavolo di concertazione tra tutti i soggetti coinvolti al fine di trovare sbocchi e soluzioni alla vicenda, anche per verificare se ci siano i presupposti per un eventuale acquisto della Siena Biotech da parte di società interessate e perché non si sia ancora proceduto in questa direzione;
se siano a conoscenza delle iniziative fino ad oggi intraprese dal Comune di Siena e dalla Regione Toscana a sostegno del polo scientifico e dei lavoratori, e quali azioni intendano intraprendere, per quanto di loro competenza, per salvaguardare i posti di lavoro e tutelare la realtà professionale e scientifica che gravita intono all’istituto;
se non reputino opportuno per il ricollocamento dei lavoratori della Siena Biotech coinvolgere la fondazione Istituto italiano di tecnologia di Genova.
Lega Nord Siena