Si è avverato quello che tutti dicevano
“Quello che tutti dicevano si è avverato: procede a ritmi serrati il processo che porterà la Banca e la Fondazione alla perdita della loro radice senese, con la vendita di 450 milioni di euro di azioni privilegiate da parte della Fondazione.
Chissà se, oggi, i cittadini di Siena si accorgeranno finalmente di ciò che sta accadendo all’Istituzione più importante della città, quella che, utilizzando lo straordinario patrimonio accumulato nei secoli da generazioni di senesi onesti e capaci, ha consentito risorse straordinarie a sostegno del sociale e dell’economia ed ha portato la nostra città ai vertici delle classifiche del benessere e della ricchezza. Ebbene, questo Ente, che fino a qualche anno fa era il più liquido e il più solido nel panorama europeo, grazie alla gestione poco accorta degli ultimi due CdA, e soprattutto, dopo la disastrosa acquisizione della Banca Antonveneta, si vede oggi costretta a diluire la sua partecipazione nella Banca MPS e addirittura ad indebitarsi per mantenere (per ora) una risicata maggioranza. Tutto ciò appare propedeutico alla perdita della senesità del MPS e, soprattutto, alla perdita delle dette risorse straordinarie, aprendo seri interrogativi sulla futura qualità della vita della nostra città.
“… Duas tantum res anxius optat panem et circenses”, scriveva in latino Giovenale dopo il 100 d.C.: chi governa si assicura il consenso del popolo con elargizioni economiche e concessioni di svaghi. Un po’ come la Siena di oggi, che appare tropo distratta da cose poco significative in un momento di radicali cambiamenti. Chissà ora cosa dirà il sindaco Ceccuzzi… Parlerà, ancora una volta, dopo la campagna elettorale, di “azionariato popolare”, che, ad oltre 10 anni dalla privatizzazione della Banca, è un qualcosa che arriva fuori tempo massimo e che si discosta nettamente dalla realtà? Continuerà a sostenere banalmente una buona gestione della Banca MPS e della Fondazione MPS, o valuterà correttamente di sostituire i responsabili di questi disastri con persone in possesso delle necessarie competenze e professionalità, forse in grado di garantire un futuro certo alle nostre storiche Istituzioni?”.