"Palese l'apertura dell'ex-candidato sindaco alla maggioranza"
“La giustificazione ufficiale – affermano i leghisti – è stata quella di voler presentare un documento unico, ma sappiamo tutti che l’attore principale, che ha permesso al Pd di mettere i remi in barca e salvarsi, è stato Gabriele Corradi, capogruppo della lista ‘Per Corradi sindaco’. A questo punto ci domandiamo come si possa parlare agli elettori di cambiamento quando l’ex candidato a sindaco Corradi ha platealmente effettuato una palese apertura nei confronti della maggioranza. Di fatto, il ritiro della mozione del Pd ha evitato a questo le enormi difficoltà all’indomani delle nomine nel CdA della Banca, alla luce anche dei risultati dell’elezione dei Sindaci revisori del Comune, con il risibile risultato ottenuto da Luca Turchi, candidato della maggioranza e fratello di Marco Turchi, prossimo membro del CdA della Banca, dalemiano e papabile vicepresidente”.
Per gli esponenti del Carroccio, i membri del nuovo CdA, indicati dalla Fondazione, “sono piovuti a Siena dalle indicazioni del solo Pd romano, che ha di fatto commissariato quello senese per la sua manifesta incapacità politica e gestionale. I professori universitari faranno, dunque, quello che diranno loro Viola e Profumo, grazie ad un Consiglio di Amministrazione che, di fatto, non esiste. Ad oggi non è accettabile il tentativo dei dirigenti del Pd di far cadere le responsabilità solo ed esclusivamente su Mussari, Mancini & co., visto che queste sono ascrivibili all’intero “Partito” di Siena che, tramite le proprie scelte ed i propri uomini, ha creato il buco dell’Università, spianato il Monte dei Paschi ed indebitato il Comune di Siena. Mussari, Mancini e gli organismi da loro presieduti non erano altro che dei “passacarte”, delle “pedine” mosse dal “Partito”, sia senese che romano”.
(Foto Corrado De Serio)