SIENA. “I sette dipendenti licenziati dall’Enoteca italiana alla vigilia di Natale non sarebbero stati ad oggi ancora liquidati. Una vergogna!”: così esordisce una nota della Lega Nord di Siena, a firma del Segretario senese, Francesco Giusti, che accusa direttamente gli Enti locali.
“La Regione Toscana, la Provincia, la Camera di Commercio ed il Comune di Siena, che sono soci di quest’ente, non hanno da dire nulla? E’ calato il silenzio totale sull’Enoteca, la quale, dopo aver licenziato metà delle professionalità che da anni prestavano servizio presso la struttura, vede aggiungere alla propria triste vicenda al danno anche la beffa, visto che, come ci è stato riferito, è stato detto ai lavoratori licenziati che non ci sono i soldi per pagare loro quanto a loro dovuto”, continua Giusti.
“Chi ha oltre venti anni di lavoro, trascorsi a dare la propria anima per questa struttura ed a raccontare al mondo la bellezza della vetrina dei vigneti italiani e senesi, non merita di essere in questo modo. Oltretutto se si considera che su queste persone, fino alla ricezione della raccomandata del 23 di dicembre, si è giocata una sorta di “lotteria”, visto che non sapevano chi di loro sarebbe stato licenziato. Sentirsi trattati come dei meri numeri in un bilancio che non quadra più, trovarsi a casa senza un Euro di ciò che spetta loro, è uno schifo. Sentire cianciare di fantomatici impegni per il rilancio e di aleatorie “cittadelle del gusto” è l’ennesima presa per i fondelli. L’Enoteca italiana è chiusa al pubblico e tutti i suoi sommelier sono stati licenziati. Sbrigatevi e smettete di prendere per i fondelli le persone”, conclude l’esponente del Carroccio.
A portare la solidarietà, assieme a Giusti, ai dipendenti dell’Enoteca, fu, fin da subito il candidato Governatore del Carroccio, Claudio Borghi, che ha incontrato i lavoratori licenziati il 24 gennaio nella sede della Lega Nord Toscana. Nell’occasione il candidato Presidente della Lega propose ai lavoratori l’innovativa idea di creare, in caso di successo della Lega alle elezioni regionali, un ente interregionale tra Toscana, Veneto e Lombardia, sotto le cui insegne dovranno essere riunite tutte le varie realtà enogastronomiche dei singoli territori e che potrebbe creare indotto e posti di lavoro, a partire da una riassunzione di chi è stato licenziato dall’Enoteca distrutta dal PD senese e toscano.
Sulla pagina Facebook ufficiale “Claudio Borghi per la Toscana” è apparso un significativo commento: “Ci è giunta notizia che i sette dipendenti licenziati dall’Enoteca italiana di Siena non sono stati liquidati. Dopo vent’anni di lavoro e una raccomandata di ben servito, la beffa finale. Chiediamo che si ponga rimedio immediatamente a questa vergogna”.
Lega Nord Siena