Sotto tiro anche le pressioni sui dipendenti nel commerciale
LECCE. La segreteria di coordinamento nazionale MPS, in data 28 dicembre 2012 invitava le OO.SS. DIRCREDITO, FABI, FIBA/CISL, UGL, UIL.CA ad intraprendere un percorso di assemblee unitarie dei Lavoratori per sottoporre a voto certificato, o in alternativa a referendum, l’ipotesi di accordo sottoscritto in data 19/12/2012, così come previsto dal vigente CCNL e dall’accordo interconfederale del 28/06/2011.
La strada del confronto democratico su posizioni diverse rappresenta l’unico strumento per garantire ai Lavoratori un quadro chiaro delle ragioni che da una parte e dell’altra hanno determinato la scelta delle Organizzazioni Sindacali a firmare o, a non firmare, l’ipotesi di accordo. Solo nella correttezza e nella trasparenza del contraddittorio, infatti, i Lavoratori potranno esprimere un voto consapevole e non condizionato o condizionabile da una possibile visione di parte.
Nel merito delle ragioni che hanno determinato la FISAC- CGIL a non sottoscrivere l’ipotesi di accordo, riteniamo che i punti fondamentali sui quali si e’ basato il nostro dissenso siano lo smantellamento del contratto integrativo (relativamente alla parte normativa ed economica) e il progetto delle esternalizzazioni.
Sul primo aspetto vediamo manifestarsi, proprio sul nostro Territorio, gli effetti di una contrattazione che l’azienda sta cercando di legare sempre di più a criteri di discrezionalità, soprattutto sul piano della mobilita’ e dei trasferimenti, rivisitando vecchie logiche personalistiche, familiari e clientelari. Ci giungono notizie, relativamente, a trasferimenti e sistemazioni ad hoc sulla piazza di Lecce e nell’ambito del territorio salentino, che se confermate, sembrerebbero finalizzate solo ed esclusivamente ad escludere solo alcuni ‘eletti’ dal potenziale perimetro delle esternalizzazioni. Questo tipo di comportamenti discriminatori, se posti in essere, daranno luogo ad una serie di denunce alla magistratura, da parte della Fisac, nei confronti del management aziendale, al fine di vedere tutelati gli interessi e i diritti di tutti lavoratori. Anche rispetto alle pressioni commerciali si stanno generando una serie di situazioni al limite della tollerabilità” con minacce di licenziamento, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Tali comportamenti, se continueranno ad essere reiterati, formeranno oggetto di denuncia mediatica e alla magistratura.
Con riferimento alle esternalizzazioni, la FISAC CGIL continua a ritenere che la proposta alternativa, sulla riduzione dei costi, formulata unitariamente da tutte le OO.SS., rappresenti ancora una strada percorribile, anche alla luce del superamento dei numeri previsti di adesione al fondo. Tuttavia, il nostro dissenso alle esternalizzazioni, nell’ambito dell’accordo, e’ stato determinato, solo ed esclusivamente, da ragioni di merito, e avvalorato, in quella sede, dall’assoluta assenza di garanzie reali e dalla indisponibilità, da parte dell’azienda, a sottoscrivere una lettera individuale con la garanzia della riassunzione al mps (in caso di crisi occupazionale), del mantenimento del luogo di lavoro e dell’area contrattuale.
Per le ragioni sovresposte, riteniamo che sia importante un confronto unitario, al quale nessuna organizzazione sindacale può e deve sottrarsi, se e’ veramente convinta delle proprie ragioni e di aver espletato al meglio e in coscienza il proprio mandato, nell’interesse e per il bene di tutti i Lavoratori. La FISAC-CGIL non ha paura del confronto!!! Nella denegata ipotesi di mancato accoglimento , da parte delle altre OO.SS. della richiesta di assemblee unitarie, la Fisac convocherà la propria assemblea per confrontarsi con i Lavoratori, ai quali spetterà l’ultima parola, così come dovrebbe essere sempre in democrazia.
RSA FISAC-CGIL RETE CONSORZIO MPS