Chiesto che il governo trovi una soluzione per ogni risparmiatore tradito

TOSCANA. Il gruppo “Vittime del Salva-Banche” ha incontrato nella giornata di domenica 13 dicembre, nel contesto della manifestazione “Leopolda” in Firenze, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.
Laddove il Presidente del Consiglio Renzi ha rifiutato di incontrare i pacifici manifestanti, venendo meno al loro invito e alle dichiarazione fatte ai media in merito alla sua disponibilità all’incontro, il Ministro Padoan ha invece ritenuto di ricevere una nostra delegazione ed ha, in quella sede, formulato una proposta di ristoro per i risparmiatori espropriati dal decreto legge n. 183/2015, che consisterebbe in un Fondo costituito da 100 milioni di euro, ai quali aggiungere il maggior ricavo dalla cessione delle bad bank e contributi volontari da parte del sistema bancario italiano. Tale Fondo sarebbe destinato ai soli risparmiatori del mercato primario.
Il gruppo “Vittime del Salva-Banche” rinnova la posizione precedentemente espressa, ritenendo una misura ancora insufficiente.
Le “Vittime del Salva-Banche” vogliono ricordare che tutti, senza alcuna distinzione, sono stati truffati dalle 4 banche, in modo forzoso ed inconsapevole e con false comunicazioni al mercato e che nessuno ha potuto contare sulla vigilanza di Bankitalia e Consob.
Si ricorda che nessun azionista o obbligazionista (anche qualora fosse stato cosciente dei rischi intrinsecamente collegati al titolo sottoscritto) poteva conoscere o preventivare l’emanazione di un decreto “della domenica a mezzanotte”, senza alcun precedente, col quale si è semplicemente evitato l’ultimo passaggio del fallimento delle banche in danno dei creditori e a salvaguardia dei responsabili della condizione di dissesto e di chi, dovendo vigilare, non lo ha fatto.
Si incoraggiano pertanto tutti gli istituti bancari italiani a contribuire all’azione di sostegno del Fondo, anche al fine di risanare la fiducia persa dai piccoli risparmiatori nel sistema bancario del nostro Paese.
Non si comprende, peraltro, il perché non venga presa in considerazione la soluzione di una partecipazione degli azionisti azzerati alle new bank: soluzione che garantirebbe equità di ristoro e serietà dei nuovi istituti.
Il gruppo “Vittime del Salva-Banche” sollecita quindi il Governo Italiano a trovare una soluzione per ognuna delle circa 130.000 persone coinvolte nell’azzeramento di obbligazioni e azioni, nonché a far chiarezza su ogni aspetto ancora non trasparente legato alla crisi delle banche e a posizioni di conflitto d’interessi sempre più rumorosamente taciute.
Riservandosi ogni azione a tutela dei legittimi interessi delle vittime di questo inaudito decreto, il gruppo “Vittime del Salva-Banche” chiede le immediate e irrevocabili dimissioni dei responsabili della omessa Vigilanza, a partire dal Presidente di Consob, Vargas, che ha voluto eliminare la valutazione percentuale di rischio che avrebbe permesso alla maggioranza dei risparmiatori una migliore informazione ed una più ampia tutela.
Si ricorda, infine, che in tempi in cui decine di migliaia di famiglie vedono azzerarsi i risparmi di una vita con decreto legge, sono più che mai necessari fatti e proposte concrete, piuttosto che eventi mediatici e messaggi astratti, quanto più lontani possibile dalle reali necessità del Paese.