Dalle banche ai mutui, dal turismo agli appalti...
di Massimiliano Casto*
SIENA. L’aula del Senato, con il voto di fiducia, favorevoli 162, contrari 134, un solo astenuto, ha approvato in via definitiva il decreto sviluppo per dare nuova linfa ai conti dello stato e delle imprese e alle tasche dei cittadini. Con l’ok di Palazzo Madama il decreto diventa legge. Analizziamo le principali novità introdotte:
CREDITO D’IMPOSTA per il MEZZOGIORNO: E’ stato istituito un credito d’imposta per ogni lavoratore neoassunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato nelle regioni del Sud nei dodici mesi successivi all’entrata in vigore del decreto. E’ previsto anche un credito d’imposta per le imprese che investono nel mezzogiorno attraverso l’utilizzo del fondo europeo di sviluppo regionale ma solo nei limiti delle risorse disponibili.
TURISMO: E’ stata soppressa la norma che introduceva un diritto di superficie ventennale sugli arenili e la materia dovrebbe essere compresa nella legge comunitaria che prevedere diritti per 50 anni; limitatamente ai territori costieri saranno istituiti i Distretti Turistici che potranno usufruire di agevolazioni amministrative, fiscali e finanziari;
APPALTI: numerose le novità che riguardano la disciplina la regolamentazione in materia di appalti soprattutto per quello che concerne la finanza di progetto e saranno anche innalzati i limiti di importo per l’affidamento degli appalti di lavori mediante procedura negoziata; inoltre sarà modificata la procedura semplificata ristretta; sarà anche previsto lo scomputo del costo del lavoro nella determinazione dell’offerta migliore.
BANCHE: Sarà molto più limitata la possibilità per le banche di modificare unilateralmente i contratti con le aziende, possibilità che potrà essere applicata solamente ai contratti futuri e non a quelli in corso e mai se uno dei contraenti è una microimpresa. Comunque dovrà essere approvata dal cliente una specifica clausola che “specifichi eventi e condizioni, predeterminati nel contratto”; passa da150mila a 200mila euro il limite per la ricontrattazione dei mutui sulla casa e da 30mila a 35mila euro la soglia Isee di riferimento
MUTUI: Ampliata anche la platea dei destinatari della disciplina sulla rinegoziazione dei mutui ipotecari a tasso variabile. Inoltre l’importo dei finanziamenti rinegoziabili sarà elevato da 150 mila a 200 mila euro.
FISCO: Ritorna ai Comuni la competenza per la riscossione delle entrate, anche delle società partecipate, che viene quindi sottratta alla Equitalia; è stato finalmente innalzato a 180 giorni il termine per la sospensiva per l’accertamento esecutivo; è stata prevista la soppressione del cosiddetto anatocismo fiscale (pagamento degli interessi sugli interessi), che passerà da metà a un terzo degli imponibili accertati ma non ancora definitivi che sarà iscritta a ruolo a titolo provvisorio; l’ipoteca e l’esproprio della prima casa sarà operata solamente per i debiti superiori a 20 mila euro e solamente nel caso di iscrizione a ruolo contestata o contestabile, obbligo in ogni caso per l’agente della riscossione di dare notifica preventiva di avviso. Novità anche sul fronte dei fermi amministrativi dei veicolo meglio conosciute come “ganasce fiscali”, le quali saranno effettuate solo dopo l’invio di due solleciti di pagamento e comunque per i debiti superiori i 2 mila euro. In caso di assenza di pagamento, dopo tali solleciti, trascorsi ulteriori 30 giorni scatterà l’ipoteca al PRA. Novità a favore delle aziende che saranno ulteriormente tutelate con delle regole a loro salvaguardia nei casi di verifiche e controlli della Guardia di Finanza
SCUOLA: Per tutti gli insegnanti con incarico a tempo determinato ma continuativamente in servizio presso pluriclassi sarà riconosciuta una speciale valutazione del servizio prestato presso sedi considerate in zona disagiata.
ACQUA: Sarà istituita una speciale Agenzia per i servizi idrici con compiti di vigilanza e regolazione.
*Tributarista Consulente del lavoro