Viola continua la politica di ridimensionamento di MPS

di Red
SIENA. A Vicenza danno l’affare già avviato con decisione. Come ripetuto più volte, e la pressante richiesta della famiglia Monaci conferma nella querelle del prossimo presidente della Fondazione MPS, Banca Popolare di Vicenza avrebbe ufficializzato a MPS l’offerta non vincolante per acquisire il 60 per cento della controllata Biverbanca. L’operazione, che vale circa 200 milioni di euro, formalizza l’interesse dell’istituto diretto da Gianni Zonin a rilevare il controllo della banca biellese e a divenire importante player dell’Italia nord-Occidentale, dove possiede appena 40 sportelli.
Nelle prossime settimane dalla sede vicentina partirà la richiesta formale per ricevere ulteriori dettagli sulla situazione economico-finanziaria di Biverbanca. C’è chi fa la due diligence, e chi si ritiene superiore, anche se il fatto “di non essere del mestiere” consiglierebbe maggiore prudenza. Perciò, sarà solo dopo avere analizzato i numeri forniti da Rocca Salimbeni, che la Popolare deciderà se formulare, o meno, l’offerta vincolante.
Nei prossimi giorni sono attese le contromosse degli altri gruppi che sembrano interessati all’affare, visto che il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, secondo socio per importanza di Biverbanca, Luigi Squillario ha dichiarato di preferire come nuovo azionista di maggioranza Credit Agricole (“di cui miei colleghi hanno parlato molto bene”).
Oltre all’istituto transalpino risulterebbero in corsa Veneto Banca, Carige, Ubi Banca. A loro spetta adesso replicare alla mossa di Zonin. MPS venderà sicuramente, ma cerca potenziali acquirenti per alzare il prezzo. Comunque andrà a finire per il Monte dei Paschi di Siena sarà un bagno di sangue incredibile: Biverbanca fu acquisita alla modica cifra di 700 milioni di euro, a cui poi furono aggiunti 13 filiali dell’Antonveneta.
Bisognerebbe avere il coraggio di fare un aumento di capitale piuttosto che depauperare la banca di altri asset positivi, ma tanto nessuno vuole mollare le poltrone. Il bilancio annunciato recentemente ha azzerato l’avviamento della banca in questione e quindi anche 200 milioni saranno, per il rendiconto finale del 2012, utili. Speriamo che nel 2013, alla presentazione dei prossimi risultati, non ci sia qualcuno che se ne vanti confidando sulla scarsa memoria della gente.