" Il nostro obiettivo è il bene collettivo, il rispetto della nostra città e la qualità dell’ospitalità. Occorre gestire il flusso turistico perché produca un valore per tutti, sia per i cittadini che per gli ospiti"

SIENA. Nei mesi che precedono le elezioni, come di norma, le categorie produttive della città sono state convocate per discutere dei propri programmi, delle intenzioni, delle idee e dei progetti che ogni candidato, con le proprie liste, mette in campo. Ci è sembrato opportuno elaborare una sintesi degli interventi che auspichiamo nel settore turistico, a integrazione di ciò che ci è stato chiesto e proposto.
Siena ha sviluppato, nei secoli, una profonda vocazione all’accoglienza. Si è sempre trattato di un mutuo scambio tra cittadini e forestieri in cui gli uni e gli altri trovavano beneficio. Le guide turistiche – che spesso costituiscono il primo impatto del viaggiatore moderno con la città – toccano con mano quanto questo scambio sia ancora fondamentale per la corretta fruizione dell’intero patrimonio, e per l’interazione con la cittadinanza. Grazie alla nostra esperienza possiamo formulare delle opinioni riguardo alla gestione del settore.
La buona politica nel turismo non può prescindere dal concorso dei molteplici soggetti più direttamente coinvolti. Usando un termine inflazionato, è necessario “fare rete” e unire le forze, gli interessi, gli obiettivi, le competenze. L’altro elemento di cui la “rete” dovrà dotarsi, per riuscire a crescere, è una comunicazione forte e costante.
Il nostro obiettivo è il bene collettivo, il rispetto della nostra città e la qualità dell’ospitalità. Occorre gestire il flusso turistico perché produca un valore per tutti, sia per i cittadini che per gli ospiti. Per ottenere questi obiettivi serve un serio progetto di marketing territoriale, che sia condiviso, dove il pubblico e il privato abbiano un comune traguardo.
Il turismo – una grandissima risorsa per la città – deve essere governato e non subìto.
Noi sappiamo, ce lo dice la nostra storia, che è possibile che l’ospitalità diventi una forma ordinaria e consueta di comportamento.
Dobbiamo offrire servizi di qualità che attraggano un turista rispettoso e consapevole, alla ricerca di un’esperienza autentica.
La vera ACCOGLIENZA deve essere l’obiettivo. Per questo abbiamo stilato una serie di punti critici che vanno affrontati con serietà, competenza e determinazione:
- servizi igienici carenti, sia numericamente che qualitativamente.
- logistica: potenziamento parcheggi, cartellonistica inadeguata, traffico insostenibile nella ZTL
- pulizia del centro storico, con raccolta porta a porta in orari più consoni
- decoro del centro storico, in relazione al comportamento dei turisti ma anche a quello degli abitanti e dei negozianti.
- mancanza di un ufficio turistico visibile, che promuova le attività e i servizi della città
- mancanza di coordinamento dei servizi da raccogliere in una unica CARD e da promuovere da un unico portale o sito web, che concentri e risponda ai bisogni delle tante tipologie di visitatori.
- mancanza di spazi attrezzati per chi mangia al sacco
- mancanza di iniziative e spazi per giovani e famiglie
- mancanza di un calendario condiviso degli eventi; dalla musica al teatro, dalle conferenze alle iniziative sportive
- mancanza di una comunicazione efficace
- mancanza di rapporti con il territorio circostante
- mancanza di servizi di trasporto efficaci con il territorio circostante e treni veloci per Roma e Firenze
L’enorme potenziale di Siena deve darci l’ambizione di poter influenzare la domanda; per far questo servono competenza, formazione, efficienza, intesa e comunicazione.
Siamo a disposizione dei futuri amministratori per condividere le possibili soluzioni che ci sembrano attuabili. Senz’altro il futuro incarico sarà impegnativo, ma, si sa – ora come allora – “niuna impresa, per minima che sia, può avere cominciamento e fine senza queste tre cose: cioè senza sapere, senza potere, senza con amore volere” (anonimo mercante toscano del XIV secolo).