"Per dimostrare il nostro dissenso, il giorno dello spettacolo saremo di fronte al Santa Maria della Scala per dire NO a questa strumentalizzazione della cultura per fini politici"
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SIENA. Le donne del partito democratico di Siena vogliono esprimere il loro profondo dissenso verso l’organizzazione e sponsorizzazione del sindaco di Siena Luigi De Mossi e della sua giunta dell’evento che si terrà il prossimo 16 Gennaio al Santa Maria della Scala. Troviamo vergognoso utilizzare il complesso museale del Santa Maria della Scala, patrimonio e simbolo della nostra città e della sua capacità di accoglienza laica e priva di qualsiasi connotazione di parte per una iniziativa messa in piedi con Diego Fusaro e Antonio Socci. In particolare riteniamo che i contenuti dello spettacolo di Diego Fusaro veicolino chiaramente una ideologia reazionaria di destra segnando uno spazio in un’esibizione rituale di potere. Lo spettacolo teatrale “Bibbiano- il gender è tra Noi” mette in connessione il caso di Bibbiano, una vicenda giudiziaria ancora aperta, un caso ampiamente strumentalizzato e gonfiato dai media e non solo, con il tema del gender. “Contro lo scandalo di Bibbiano, contro il gender-capitalismo. Elogio dell’amore e della famiglia, della procreazione e della relazione non mercificabile” con queste parole riprese dalla sua pagina Fb, Diego Fusaro racconta il suo spettacolo. In una scheda pubblicata su Affari Italiani si parla dello show come di «un testo di teatro civile, in cui si mette in risalto come la vicenda di Bibbiano sia emblematica di una tendenza culturale volta a distruggere la famiglia naturale». E ancora: «essa per l’autore ha come fine quello di far prevalere – mediante l’affaire degli affidi – il diritto del consumatore privato, che tanti diritti ha quanti può acquistarne».
Non diciamo niente di falso pertanto se affermiamo che questo filosofo, opinionista torinese onnipresente in televisione e fondatore del partito Vox Italia, diffonde idee razziste, sessiste e omofobe strumentalizzando consapevolmente fatti e associando intenzionalmente a questi, tesi e deduzioni irrazionali volte solo a creare paura e rabbia, per intercettare consenso. I diritti se sono tali sono di tutte le persone e non esclusivi di una parte che, attraverso la strumentalizzazione li vuole solo per sé, garantendosi un privilegio.
Il Santa Maria della Scala rappresenta la capacità di accogliere tutti partendo dal potenziale dei più deboli. L’evento programmato è un atto vandalico su ciò che il Santa Maria rappresenta, fatto per avvilire una parte della comunità senese, manifestando una dittatoriale, arbitraria e dispotica facoltà di esercitare il potere con autoritarismo e intenzionalmente ignorando i valori fondanti della convivenza civile e democratica ma anche bestemmiando sui diritti umani a cui “formalmente” gli organizzatori e i promotori dichiarano di ispirarsi. Ci chiediamo inoltre per quale motivo quella parte dell’Amministrazione comunale che dovrebbe rappresentare il civismo è completamente silente di fronte a questa iniziativa.
Per dimostrare tutto il nostro dissenso, il giorno dello spettacolo saremo di fronte al Santa Maria della Scala per dire NO a questa strumentalizzazione della cultura per fini politici ed elettorali, oltretutto con i soldi dei contribuenti, nello specifico con coperture che leggiamo nella interrogazione depositata in consiglio comunale il 7 Gennaio da parte del gruppo consiliare Pd, sono attinte dal capitolo del bilancio comunale dedicato agli “interventi a sostegno dei minori”.