Incontro costruttivo con il mondo femminile della candidata alle primarie di domenica prossima
SIENA. Idee concrete per una città più aperta, solidale e attenta ai bisogni delle persone. Sono gli spunti emersi dall’incontro di Anna Ferretti, candidata alla Primarie di domenica prossima, con le donne del Centrosinistra, avvenuto ieri al circolo Arci di via di Città. Un confronto aperto che ha avuto come comune denominatore la cura, declinata in tutte le sue accezioni, dall’ambiente, alla sicurezza, dai problemi dei giovani alle necessità degli anziani. “Mi metto in gioco ma se state tutti con me” ha esordito Anna Ferretti ricordando le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi e la sua idea di città inclusiva e amministrata con il coinvolgimento di tutti.
Numerose le presenze in sala con interventi da parte di giovani donne che hanno puntato l’attenzione sulla necessità di trattenere in città le eccellenze che escono dalle due università senesi, di migliorare i servizi per l’infanzia e soprattutto di affrontare il tema del caro vita a Siena che costringe le giovani coppie ad emigrare nei paesi vicini. “Dobbiamo fare in modo che le persone decidano di rimanere a Siena non solo per affetto ma anche per le occasioni di crescita” ha detto una giovane neolaureata che ha scelto di stabilirsi nella città dove ha studiato.
Spunti interessanti sono giunti anche dalle donne degli storici movimenti femministi che negli anni hanno fatto battaglie per i consultori, contro la violenza, per la sicurezza, per la parità di genere. “Tanto lavoro si può fare insieme – è l’opinione comune -, dobbiamo ripensare ad una città a misura di donna”.
Anna Ferretti ha ascoltato con interesse i vari interventi, preso appunti e ringraziato per la presenza numerosa, invitando tutte a rivedersi, dopo le primarie, se sarà lei la candidata a sindaca del centrosinistra, per scrivere insieme il programma.
“Sentivo la necessità di confrontarmi con tante donne che si sono impegnate e si impegnano oggi per la città – ha detto al termine Anna Ferretti -. Quello che hanno chiesto è di aprire metaforicamente le finestre, respirare aria nuova, di avere uno sguardo al femminile, trasversale, che punti al benessere della persona”.