Rete Imprese Italia chiede che vengano salvaguardate
SIENA. “Condividiamo gli obiettivi della riforma della Pubblica Amministrazione, ma questa non deve essere applicata come un colpo di spugna. Il ruolo di promozione territoriale delle Camere di commercio va salvaguardato”. Così Carlo Conforti, presidente di Confesercenti Siena e presidente di turno di Rete Imprese Italia, raggruppamento locale delle sigle di commercio e artigianato (Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato). La sua voce fa eco alla preoccupazione esposta nei giorni scorsi dal personale delle Camere toscane, inclusa quella di Siena, in merito agli attesi Decreti attuativi della Riforma Madia sulla Pubblica Amministrazione.
“Le nostre organizzazioni hanno apprezzato da subito lo spirito della riforma promossa del Governo, condividendo l’intento di alleggerire i costi della macchina amministrativa – afferma Conforti – ma questo non deve sacrificare ciò che di positivo è in essere nell’articolazione territoriale. Come abbiamo espresso a livello nazionale nel corso di un incontro con lo stesso Ministro, è importante salvaguardare l’autonomia delle singole Camere per la scelta degli ambiti su cui intervenire per promuovere l’economia locale. Ci appare anche fondato il rischio che la proposta riduzione a 60 Camere dalle attuali 105 possa ingenerare effettivi negativi nell’erogazione di servizi alle imprese. La Camera di commercio non serve come mero soggetto anagrafico-certificatore, quanto piuttosto come strumento di sviluppo locale attraverso l’accesso la credito, la creazione di reti, l’internazionalizzazione e l’incremento della formazione imprenditoriale. A Siena come altrove ci sono importanti professionalità da poter valorizzare in questo senso e non vorremmo che tale patrimonio si disperda. E’ questo ciò che ci aspettiamo dagli attesi Decreti attuativi”.