La Federazione Toscana "La scelta non va strumentalizzata"
FIRENZE. La Federazione Toscana delle BCC, alla quale appartengono 16 banche di credito cooperativo aventi sede nel territorio della Regione, precisa che il tema delle sovrapposizioni territoriali delle agenzie – e della relativa razionalizzazione – appare in questa fase del tutto improprio nelle considerazioni che dovranno guidare la scelta di orientamento delle BCC sul Gruppo Bancario Cooperativo cui aderire.
Nel percorso di avvicinamento verso le Assemblee annuali delle BCC toscane, che si celebreranno nelle prossime settimane, sono apparse su organi di stampa locale dichiarazioni e considerazioni secondo le quali le delibere di orientamento che andranno adottate dovranno tener conto anche delle prospettive occupazionali.
I Consigli di amministrazione delle BCC toscane che hanno scelto di aderire al Gruppo bancario Iccrea e che hanno sportelli in sovrapposizione si sono naturalmente poste anche il problema della salvaguardia dei posti di lavoro. Nel Piano industriale elaborato dal Gruppo Bancario Iccrea viene precisato che non sono previste variazioni di sorta qualora una pluralità di banche di credito cooperativo aderenti ad esso dispongano di filiali insediate in Comuni sopra i 15 mila abitanti. Solo in presenza di sovrapposizioni in Comuni più piccoli, nei quali non sia possibile raggiungere o mantenere condizioni di equilibrio economico per tutte le filiali, sono previste azioni condivise di specializzazione o di trasferimento della filiale. La vicinanza
Tali considerazioni sul
Questa precisazione viene fornita al fine di contribuire a creare un clima di serenità attorno alle scelte di orientamento che le assemblee delle BCC dovranno assumere nelle prossime settimane. La Federazione Toscana considera da sempre una priorità e ribadisce la ferma volontà di mantenere i presìdi toscani attualmente esistenti del Credito Cooperativo, obiettivo
La Federazione Toscana sottolinea ancora una volta come la costituzione di un Gruppo Bancario Cooperativo unico a livello nazionale o almeno la scelta di aderire ad un medesimo Gruppo a livello regionale, sarebbe stata, e lo è ancora, l’opzione strategica più appropriata in termini di ulteriore efficienza, innovazione e benefici per chi vive e lavora nei nostri territori. La capacità di servizio alle comunità, sempre più competitivo e innovativo, resta tuttavia l’