Il road show vicentino dell'Abi occasione per far rialzare la testa agli istituti di credito

di Red
SIENA. Il loquace e ottimista presidente dell’Abi ha detto sabato 28: ”Si tornera’ a quota 100-90 come è giusto che sia e come i fondamentali del paese dicono”. Così parlò Giuseppe Mussari a proposito degli spread tra i titoli italiani e tedeschi, in occasione del Road Show dell’Abi a Vicenza.”Sarà lungo e difficile ma sarà così”. Ma ci vorranno mesi o anni? ”Il percorso è nella giusta direzione: per salire lo spread ci ha messo mesi, speriamo ci metta mesi anche per scendere. Comunque i tassi registrati nelle ultime aste fanno ben sperare”. Ha spezzato anche una lancia in favore di una soluzione dei pagamenti ritardati della Pubblica Amministrazione nei confronti dei suoi fornitori. Un’altra realtà della politica nel cercare di conservare a tutti i costi le poltrone senza affrontare le difficoltà della vita quotidiana: non pagare i fornitori significa infatti poter spendere i soldi pubblici per mantenere il potere senza dover chiedere altri soldi ai contribuenti.
Ampia eco sulla stampa e sull’opinione pubblica ha avuto la scoperta, raccontata sabato, che le banche italiane – Unicredit in testa e poi Ubi banca e MPS a seguire – hanno intenzione di adoperare i quattrini gentilmente prestati all’1% dalla Bce per procedere al riacquisto di proprie obbligazioni onerose, piuttosto che per dare stimolo ai mercati e fiato a famiglie ed aziende in difficoltà. E’ chiaro il segnale di boccheggiamento generale degli istituti di credito, ma l’occasione è ghiotta: l’operazione infatti avrebbe una resa del 10%, ritirerebbe dal mercato titoli non computabili nel calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza e sostituiti da altri strumenti finanziari che si potranno calcolare negli attivi. E pazienza se qualcuno non arriva a pagare il mutuo e perde la casa, o se qualche azienda chiude i battenti e manda a casa il personale.
L’altro modo di utilizzo della liquidità iniettata da Bruxelles è l’impiego per l’acquisto di titoli di stato, ben remunerativi: ed è per questo che lo spread con cui abbiamo cominciato l’articolo continua a rimanere ad alto livello; già il presidente Abi lo aveva dichiarato “moralmente lecito” in una audizione alla Camera. Per poi concludere il bancario-pensiero chiosando, sempre a Vicenza: “Le banche italiane hanno la coscienza a posto”, subito dall’inizio del Road Show, quando il pubblico stava ancora prendendo posto nella sala Palladio della Fiera di Vicenza.
Primi segnali di recupero reale per il titolo MPS: Citigroup, dopo molto tempo, comincia la settimana di borsa di fine gennaio alzando il target price da 0,33 a 0,35 euro in un contesto di generale risalita del comparto bancario. Poco? E’ la prima volta da un anno a questa parte almeno!