"Si faccia da parte: i suoi obiettivi non coincidono con quelli di Siena"
SIENA. L’inversione dei ruoli, ovvero c’è sempre qualcuno che vuol fare il mestiere degli altri e mai il proprio. Lettera aperta al Presidente Profumo e per conoscenza ai consiglieri d’amministrazione della Banca MPS, con la speranza che vogliano, seppur tardivamente, contribuire in modo costruttivo alla causa della banca.
Pur consapevoli delle difficoltà del compito che Lei si è assunto accettando di ricoprire la carica di Presidente del Gruppo Monte dei Paschi di Siena e della disastrosa situazione creata dal precedente Management nella gestione della Banca, le cui reali dimensioni si sono potute conoscere con il passare del tempo, grazie anche alla Sua azione in tal senso, dobbiamo altresì rilevare che in un anno di gestione Lei non è stato in grado di mettere in atto il rilancio la Banca che le era stata affidata.
La Banca vive tuttora una situazione di stallo nonostante la disponibilità di risorse umane dotate di professionalità uguali se non addirittura migliori di quelle delle altre Banche nazionali di pari dimensioni.
Ma oltre a non svolgere il compito primario di rilancio della Banca attraverso la riorganizzazione della struttura, la proposta di servizi innovativi e competitivi alla clientela, la motivazione dei dipendenti (invece di esternalizzarli e licenziarli), Lei vuole imporre alla Fondazione azioni che attengono esclusivamente ad ambiti decisionali della Fondazione stessa, che Le ricordiamo, qualora se ne fosse dimenticato, è tuttora il principale azionista della Banca.
Come “dipendente” Lei non può avanzare richieste alla proprietà, deve solamente svolgere al meglio il lavoro di Sua competenza. Non è Suo compito neppure il richiedere, come ha fatto di recente, la modifica dello Statuto della Banca per rimuovere il limite del 4% per il peso del voto degli azionisti privati in assemblea. Non è Suo compito neppure fare il regista, nemmeno tanto occulto, dell’aumento del capitale della Banca e della entrata di nuovi soci privati in dispregio dei tempi indicati dalla Fondazione.
Agli amministratori della Banca è richiesto prima di tutto il rispetto della comunità senese, il senso di responsabilità e la ferrea volontà di salvaguardare al meglio il patrimonio rappresentato dalla Banca e dalla Fondazione.
I suoi obiettivi, ormai è chiaro a tutti, non sono questi e pertanto Le chiediamo di farsi da parte.
Dei suoi atteggiamenti i dipendenti, gli azionisti e la comunità senese ne hanno già abbondantemente subito i risultati e francamente non crediamo più agli uomini della provvidenza come Lei.
Siamo però convinti che Lei non cambierà modo di fare ed allora, in attesa che la buona politica sia in grado di riprendere le redini e la guida del paese e spazzi via i manager come Lei, dovranno essere i cittadini a creare le condizioni per opporsi al disegno, i cui contorni appaiono sempre più delineati con il passare del tempo. Disegno basato sui seguenti principali fattori:
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Stallo pressoché totale delle iniziative per il rilancio della Banca;
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Bilanci appesantiti da perdite che forse una gestione più accorta poteva diluire in un periodo temporale più lungo in modo da attenuarne gli effetti sul mercato;
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Quotazione del titolo ridotta ai minimi termini;
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Svendita indiscriminata di assett del Gruppo per recuperare modeste risorse economiche non sufficienti a far fronte alle attuali perdite di bilancio;
A nostro modesto parere con questo modo di procedere il risultato non sarà quello di rilanciare la Banca, ma quello di farla a pezzi, rendendola appetibile a costi irrisori per qualche “cavaliere bianco” o “ capitano coraggioso” o “ furbetto del quartierino”.
Noi crediamo che, al momento, un modo serio per opporci concretamente al suddetto progetto sia quello di iniziare una ampia, capillare, diffusa acquisizione di piccole quote di azioni da parte dei dipendenti, dei cittadini di Siena e delle altre provincie toscane e delle regioni dove la presenza della Banca è tuttora forte, unita ad una altrettanto forte capacità di organizzarsi in associazioni di azionisti in grado di esprimere una azione di contrasto al Suo piano, un obiettivo di autentico rilancio della Banca ed un rinnovato ed efficace legame con il territorio e le imprese.
Laura Vigni – Candidata Sindaco
