SIENA. Dal PdL riceviamo e pubblichiamo.
"«La Regione pensa di attivarsi nuovamente sulla crisi finanziaria dell’ateneo senese? E se sì, come?» Lo chiedono i Consiglieri regionali del Pdl Tommaso Villa (Commissione V – Cultura e Istruzione) e Stefania Fuscagni, vicepresidente di quella stessa commissione nella scorsa legislatura, in un’interrogazione rivolta alla giunta regionale. Il Pdl stabilisce così un asse di continuità nell’interesse sulla questione senese e non solo: «Anche se ora la sinistra vorrebbe addossare tutte le colpe al ministro Gelmini il cui richiamo al rigore avrà invece il merito di mettere ordine e responsabilità – commentano Villa e Fuscagni – in realtà il disagio finanziario di molte università è un fatto antico». Del resto, quello dell’Università di Siena è un buco di bilancio che viene da lontano e su cui la Regione stessa ha già in passato messo le mani con interventi anche pesanti come l’acquisizione delle Scotte. Ma nulla: il deficit è sempre lì, con tanto di denunce da parte dei sindacati sulle spese super che l’Ateneo senese affronta per il personale, e in particolare per un numero di docenti sproporzionato rispetto alla popolazione studentesca. Allora, che fare? Lo dovrà dire la giunta regionale, assessore alla cultura Cristina Targetti in testa, rispondendo all’interrogazione presentata oggi dagli esponenti del Pdl: «La situazione finanziaria dell’Università degli Studi di Siena – scrivono Villa e Fuscagni – da anni è nota ai più per la sua drammaticità».
«Varie indagini condotte dagli organi competenti dello Stato – sottolineano i due esponenti del Pdl nel loro documento – hanno rilevato irregolarità e ammanchi nei versamenti relativi a varie tipologie di imposte». In più: «Pochi giorni fa l’Agenzia delle Entrate, dopo attente verifiche portate avanti negli uffici ragioneria dell’Ateneo, ha contestato omessi e ritardati pagamenti Irpef relativi alle annualità 2005 e 2006». Non poca roba, anzi: «Tali omessi e ritardati pagamenti – specificano infatti Villa e Fuscagni – comporteranno un esborso, non previsto nel bilancio previsionale di Ateneo, pari a 850.268,60 euro per il 2005 e 622.216,12 euro per il 2006, andando a gravare sui conti dell’Ente per un totale di 1.472.484,72 euro».
E la Regione? In passato si è rimboccata le maniche: «La Regione Toscana – ricorda infatti il Pdl – è corsa in soccorso dell’Ateneo anche recentemente, con l’acquisizione tramite l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena del complesso ospedaliero Le Scotte, proprio per trovare al problema finanziario dell’Ateneo quella soluzione che l’autonomia universitaria si era dimostrata incapace di affrontare».
Resta da capire cosa si vuol fare adesso, e lo si saprà di certo attraverso la risposta in forma scritta che dovrà arrivare a questa interrogazione: «Il Presidente Enrico Rossi e l’assessore Scaletti – vogliono sapere Villa e Fuscagni – sono in possesso di ulteriori elementi relativi alla vicenda»? E soprattutto: «Sono, ed eventualmente come, intenzionati ad attivarsi nuovamente in merito alla crisi finanziaria dell’Ateneo Senese»?"
"«La Regione pensa di attivarsi nuovamente sulla crisi finanziaria dell’ateneo senese? E se sì, come?» Lo chiedono i Consiglieri regionali del Pdl Tommaso Villa (Commissione V – Cultura e Istruzione) e Stefania Fuscagni, vicepresidente di quella stessa commissione nella scorsa legislatura, in un’interrogazione rivolta alla giunta regionale. Il Pdl stabilisce così un asse di continuità nell’interesse sulla questione senese e non solo: «Anche se ora la sinistra vorrebbe addossare tutte le colpe al ministro Gelmini il cui richiamo al rigore avrà invece il merito di mettere ordine e responsabilità – commentano Villa e Fuscagni – in realtà il disagio finanziario di molte università è un fatto antico». Del resto, quello dell’Università di Siena è un buco di bilancio che viene da lontano e su cui la Regione stessa ha già in passato messo le mani con interventi anche pesanti come l’acquisizione delle Scotte. Ma nulla: il deficit è sempre lì, con tanto di denunce da parte dei sindacati sulle spese super che l’Ateneo senese affronta per il personale, e in particolare per un numero di docenti sproporzionato rispetto alla popolazione studentesca. Allora, che fare? Lo dovrà dire la giunta regionale, assessore alla cultura Cristina Targetti in testa, rispondendo all’interrogazione presentata oggi dagli esponenti del Pdl: «La situazione finanziaria dell’Università degli Studi di Siena – scrivono Villa e Fuscagni – da anni è nota ai più per la sua drammaticità».
«Varie indagini condotte dagli organi competenti dello Stato – sottolineano i due esponenti del Pdl nel loro documento – hanno rilevato irregolarità e ammanchi nei versamenti relativi a varie tipologie di imposte». In più: «Pochi giorni fa l’Agenzia delle Entrate, dopo attente verifiche portate avanti negli uffici ragioneria dell’Ateneo, ha contestato omessi e ritardati pagamenti Irpef relativi alle annualità 2005 e 2006». Non poca roba, anzi: «Tali omessi e ritardati pagamenti – specificano infatti Villa e Fuscagni – comporteranno un esborso, non previsto nel bilancio previsionale di Ateneo, pari a 850.268,60 euro per il 2005 e 622.216,12 euro per il 2006, andando a gravare sui conti dell’Ente per un totale di 1.472.484,72 euro».
E la Regione? In passato si è rimboccata le maniche: «La Regione Toscana – ricorda infatti il Pdl – è corsa in soccorso dell’Ateneo anche recentemente, con l’acquisizione tramite l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena del complesso ospedaliero Le Scotte, proprio per trovare al problema finanziario dell’Ateneo quella soluzione che l’autonomia universitaria si era dimostrata incapace di affrontare».
Resta da capire cosa si vuol fare adesso, e lo si saprà di certo attraverso la risposta in forma scritta che dovrà arrivare a questa interrogazione: «Il Presidente Enrico Rossi e l’assessore Scaletti – vogliono sapere Villa e Fuscagni – sono in possesso di ulteriori elementi relativi alla vicenda»? E soprattutto: «Sono, ed eventualmente come, intenzionati ad attivarsi nuovamente in merito alla crisi finanziaria dell’Ateneo Senese»?"