"Necessari più apertura al credito e comportamento più rigoroso degli amministratori"
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SIENA. “La sottoscrizione di strumenti finanziari da parte dello Stato per la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena è un salto nel buio, il Gruppo otterrà circa 4 miliardi di aiuti senza alcun tipo di garanzia tecnica né morale: sono invece questi i presupposti necessari per evitare che, in futuro, siano ancora i cittadini a pagare gli errori dei banchieri”. Lo dichiara il capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. “Proprio in seguito alle gravi vicende finanziarie di Mps – aggiunge – sarebbe stato doveroso imporre una maggiora apertura del credito nei confronti di imprese e famiglie e un comportamento più rigoroso da parte degli amministratori. Per questo ho presentato un emendamento con cui chiedevo di condizionare gli aiuti ad un incremento di almeno il 5% del volume di denaro da destinare all’economia reale, alla sostituzione di chi ha subito sanzioni in materia di false comunicazioni sociali e altri illeciti societari, al rispetto dei requisiti di onorabilità dei dirigenti, alla riduzione dei loro emolumenti di almeno il 10% e al divieto di distribuirsi le stock option. Invece il Governo ha fatto orecchie da mercante, dimostrandosi il perfetto maggiordomo dei banchieri che hanno prodotto la crisi sistemica. Ora vigileremo affinché questi soldi siano restituiti, non vorremmo – conclude Lannutti – che facessero la stessa fine dei Tremonti bond”.