SIENA. Da Giulio Landi (In campo) riceviamo e pubblichiamo.
“Nell’assemblea del 12 aprile l’AD Morelli aveva anticipato che la banca è impegnata in un piano di recupero di professionalità interne, reso necessario da due considerazioni fondamentali: da una parte il blocco degli stipendi a 460.000 euro lordi imposta dall’intervento pubblico, che crea anche un effetto negativo, in quanto chi è bravo, difficilmente resterà, perché la concorrenza gli può offrire stipendi completamente diversi. Dall’altra la certezza che in azienda ci sono molte figure sicuramente in grado di ricoprire incarichi di maggior importanza.
A pochissimi giorni dall’assemblea è seguita l’ufficializzazione di una riorganizzazione importante di banca MPS a conferma di quello che il dottor Morelli aveva anticipato.
Nella sostanza la banca ha cambiato le prime linee del management, attingendo a managers interni. Ottimo, ma credo, che il bisogno più marcato della banca, sia il cambiamento di parte delle seconde e terze linee del management, non si può pensare di poter cambiare pelle sostituendo solo la prima linea, cosa già fatta più volte dall’avvento di Viola e Profumo. Insomma la strada è sicuramente giusta, ma serve più coraggio se vogliamo veramente dare la scossa necessaria.
Per spiegare un po’ più dettagliatamente è necessario partire dal fatto che il dottor Morelli, contrariamente ai suoi predecessori, ha ben capito che serviva ricreare un colloquio diretto e veritiero con la base e l’ha fatto: a giugno 2017 ha attivato un sistema di comunicazione diretto e senza intermediari, addirittura anche in modo anonimo, usufruibile da tutti i dipendenti. A mio modo di vedere, ora è necessaria, non una caccia alle streghe, ma una verifica su tutte le figure che ricoprono ruoli, sia dirigenti che non. Questa verifica deve essere compiuta dai nuovi top managers, proprio per non vanificare la loro nomina, che se non accompagnata da altri cambiamenti sulle filiere, rischia di essere improduttiva come purtroppo si è verificato nei precedenti cambi delle prime linee”.