di Augusto Mattioli
SIENA. Potrebbero essere trenta invece dei quindici già stanziati i milioni dell’intervento straordinario della fondazione Montepaschi per sostenere l’economia della provincia di Siena. Lo ha detto stasera il segretario provinciale della Cgil Claudio Vigni intervenendo alla casa del Popolo di Fontebecci all’iniziativa dell’associazione per la sinistra sui problemi del lavoro e dell’economia in generale e anche della provincia di Siena. Un aumento che dovrebbe essere reso possibile grazie al recupero di somme stanziate dalla fondazione che, per ragioni che sarebbe interessante conoscere, non sono state ancora utilizzate. Somme che secondo Vigni dovrebbero aggirarsi sui cento milioni, una somma piuttosto consistente.
Un dibattito molto preoccupato quello degli intervenuti, partito dalla constatazione di essere nel bel mezzo di una crisi difficile da superare, "e non con soluzioni molto innovative, come ad semepio, puntare sulle energie rinnovabili" e, come ha detto Michele Logi, "destinata a peggiorare ancora”. Una crisi che registra in provincia di Siena 2500 persone in cassa integrazione e 500 in mobilità, secondo i dati forniti da Vigni. Si prevede inoltre che tra i tre e i quattromila perderanno il lavoro,avendo contratti atipici o a termine e molti, 1200 circa, con contratti atipici sono senza ammortizzatori sociali.
SIENA. Potrebbero essere trenta invece dei quindici già stanziati i milioni dell’intervento straordinario della fondazione Montepaschi per sostenere l’economia della provincia di Siena. Lo ha detto stasera il segretario provinciale della Cgil Claudio Vigni intervenendo alla casa del Popolo di Fontebecci all’iniziativa dell’associazione per la sinistra sui problemi del lavoro e dell’economia in generale e anche della provincia di Siena. Un aumento che dovrebbe essere reso possibile grazie al recupero di somme stanziate dalla fondazione che, per ragioni che sarebbe interessante conoscere, non sono state ancora utilizzate. Somme che secondo Vigni dovrebbero aggirarsi sui cento milioni, una somma piuttosto consistente.
Un dibattito molto preoccupato quello degli intervenuti, partito dalla constatazione di essere nel bel mezzo di una crisi difficile da superare, "e non con soluzioni molto innovative, come ad semepio, puntare sulle energie rinnovabili" e, come ha detto Michele Logi, "destinata a peggiorare ancora”. Una crisi che registra in provincia di Siena 2500 persone in cassa integrazione e 500 in mobilità, secondo i dati forniti da Vigni. Si prevede inoltre che tra i tre e i quattromila perderanno il lavoro,avendo contratti atipici o a termine e molti, 1200 circa, con contratti atipici sono senza ammortizzatori sociali.