Saldo positivo di quasi un miliardo, in crescita rispetto ai valori positivi registrati dal 2020
FIRENZE. La Sezione Regionale di controllo della Corte dei conti ha parificato il rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio 2023, rilevando la generale regolarità delle poste contabili. L’udienza pubblica di parifica si è svolta oggi in forma solenne, alla presenza delle autorità civili e militari, nella sede del Consiglio regionale. I magistrati relatori hanno brevemente illustrato i risultati della gestione finanziaria di competenza e di cassa, dando atto dell’ulteriore riduzione del disavanzo di amministrazione in corso di ripiano.
Oggetto di specifica analisi l’utilizzo delle risorse ricomprese nel PNNR, la gestione dei fondi SIE, l’andamento della sanità regionale, le partecipazioni societarie, l’organizzazione degli Uffici regionali, la spesa di personale.
Ha fatto seguito l’intervento del presidente della Regione e quello del rappresentante della procura contabile.
All’esito del giudizio sono stati esclusi dalla parifica alcuni specifici capitoli di spesa per un totale di circa 35 milioni, riguardanti l’ammortamento di mutui contratti direttamente dalla Regione, e non dalle Asl, impropriamente iscritti nel perimetro sanitario, con copertura della spesa ottenuta mediante riduzione delle risorse presenti nel Fondo sanitario finalizzato a garantire i Livelli essenziali di assistenza.
La gestione finanziaria registra entrate e spese di competenza pari, rispettivamente, a 14,65 miliardi e a 14,20 miliardi e si chiude con un risultato di amministrazione formale che presenta un saldo positivo di quasi un miliardo, in crescita rispetto ai valori, sempre positivi, registrati dal 2020.
La parte disponibile, tenuto conto delle quote accantonate e vincolate, rimane in disavanzo di 1,2 miliardi, con una riduzione di 200 milioni sul dato del precedente esercizio.
È dunque proseguito anche nel 2023 il rientro dal disavanzo accompagnato dal recupero dello squilibrio del perimetro sanitario favorito dai riversamenti di liquidita effettuati in corso di esercizio dalla cassa ordinaria alla cassa sanitaria.
Risulta in crescita l’indebitamento a carico della Regione che raggiunge un’incidenza di 570 euro per abitante e che presenta margini sempre più ristretti per garantire il finanziamento di nuove spese di investimento.
Particolarmente critico continua ad essere l’onere di ripiano delle perdite del Servizio sanitario che grava sul bilancio regionale e che rischia di comprometterne il complessivo equilibrio finanziario.
Sono di 72,51 milioni le perdite del Servizio sanitario regionale del 2022 ripianate con risorse regionali proprie nel 2023. Superiori a 250 milioni si profilano le perdite del Servizio sanitario del 2023 che la Regione ha deciso di coprire nel 2024 mediante le maggiori entrate attese dalla manovra fiscale.
Trovano conferma, anche nel 2023, gran parte delle criticità già riscontrate negli esercizi precedenti relative alle società partecipate dalla Regione Toscana.
L’attività di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, cui l’Amministrazione è tenuta annualmente, si limita di fatto a una conferma del portafoglio regionale esistente, anche a dispetto di prestazioni non sempre soddisfacenti sotto il profilo economico e finanziario ed evidenzia l’incapacità della Regione di indirizzare in maniera incisiva l’operato di molte società in crisi strutturale. L’istituto del monitoraggio rafforzato sulle partecipate in difficoltà finanziaria sembra più orientato all’accompagnamento prolungato della situazione di crisi, che alla risoluzione delle problematiche sottostanti.
Vengono, infine, mantenute plurime partecipazioni in società operanti nello stesso settore economico che potrebbero essere oggetto di razionalizzazione.
Con riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sotto il profilo finanziario, tra il 2021 e il 2023, la Regione Toscana ha avviato investimenti per 945,21 milioni finanziati dal PNRR, per 204,81 milioni finanziati dal PNC e per 28,76 milioni coperti con risorse regionali, confluite in un apposito fondo denominato Fondo regionale complementare (FRC), per un totale di finanziamenti statali e regionali pari a 1.178,77 milioni.
Più in dettaglio, il bilancio regionale, a fronte di accertamenti per 385,47 milioni presenta un livello di riscossione, pari a 7,31 milioni.
Sul lato della spesa gli impegni sugli investimenti PNRR ammontano a 390,29 milioni. In considerazione del valore degli impegni, sono stati effettuati pagamenti per 15,61 milioni, con un tasso di finalizzazione della spesa impegnata molto esiguo, vicino al 4 per cento.
Per quanto riguarda i fondi SIE, l’esercizio 2023 si colloca in una fase che vede, contestualmente, lo svolgimento di attività connesse all’operatività del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 e l’approssimarsi della chiusura di quella precedente.
Con riguardo alla programmazione 2021-2027 i ritardi nelle fasi propedeutiche all’adozione dei programmi regionali hanno avuto riflessi anche sul concreto avvio delle attività, iniziate solo nell’esercizio 2023.
I dati sullo stato di avanzamento del Pr FESR e del Pr FSE+ per il ciclo 2021-2027 evidenziano un livello di impegni e di pagamenti piuttosto esiguo. Non risultano spese certificate nel 2023 per entrambi i programmi.
Una performance non pienamente soddisfacente è stata riscontrata anche per il Programma (Interreg VI-A) Italia-Francia Marittimo.
Per quanto concerne il ciclo di programmazione 2014-2020, l’analisi dei dati dall’avvio dei programmi al 31/12/2023 restituisce un quadro non uniforme.
La spesa di personale della Regione per il 2023 è di circa 142 milioni e si attesta al di sotto del limite previsto, costituito dal valore medio della spesa sostenuta nel triennio 2011-2013 (161 milioni). Rispettato anche il limite per la spesa di personale a tempo determinato (15,7 milioni), con una spesa impegnata pari a 9,3 milioni.
La Regione ha destinato circa 10 milioni alle assunzioni programmate nel 2023, rispettando anche i limiti assunzionali previsti per tale annualità.
Uno degli aspetti maggiormente critici rilevati dalla Sezione di controllo riguarda l’assunzione da parte della Regione Toscana di personale da destinare a supporto dell’Autorità portuale regionale, eludendo in tal modo i vincoli normativi alle assunzioni di tale ente.
Ulteriori profili di criticità sono stati riscontrati in relazione al personale regionale distaccato presso taluni enti, con oneri a carico della Regione. Anche in tal caso si configura il rischio di possibili effetti elusivi del limite alla spesa di personale, derivanti dalla non corretta qualificazione giuridica dei rapporti (distacco, anziché comando), da parte dell’amministrazione.
È tutt’ora pendente il giudizio di costituzionalità concernente la possibilità o meno di incrementare con legge regionale, per l’esercizio 2022, il fondo delle risorse decentrate del personale dipendente, in misura pari al trattamento accessorio da corrispondere al personale alle dirette dipendenze degli organi politici.
Con riferimento agli esercizi successivi la questione risulta avviata a soluzione per effetto della legge statale.
La Decisione del giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Toscana esercizio finanziario 2023 (Presidente Nispi Landi , Relatori Bertozzi, Di Blasi, Peta, Lariccia), con l’allegata relazione, è disponibile nella banca dati del controllo, sito web Corte dei conti (https://banchedati.corteconti.it/ ).