La coalizione di Gabriele Corradi incontra gli operatori del settore

SIENA. (f.t.) Oggi (13 aprile) per circa due ore il Santa Maria della Scala è tornato alle origini e nella sala delle Balie si è sentito di nuovo parlare di sanità. L’incontro con gli operatori del settore è stato organizzato dalla coalizione che sostiene Gabriele Corradi (Liste Civiche Senesi, Lista per Corradi Sindaco e Nuovo Polo per Siena). Le problematiche trattate, pur collocandosi attorno al tema centrale della sanità, sono state molteplici. Dai dettagli operativi alle questioni strutturali, l’incontro ha impiegato più di due ore di discussione. “Nel corso dei miei dieci anni come consigliere comunale – ha ricordato Marco Falorni – sono stato anche membro della commissione sanità e ho potuto toccare con mano alcuni delle criticità maggiori della sanità senese. Un esempio è quello dei parcheggi a pagamento per i visitatori dell’ospedale, che è una vera e propria vergogna. Ma l’elenco potrebbe continuare per molto, includendo anche la normativa antincendio non rispettata alle Scotte, il taglio estivo dei posti letto, lo smaltimento non ancora a norma dei rifiuti ospedalieri fino ad arrivare alla questione del trauma centre“.
Queste alcune delle problematiche accessorie individuate nell’incontro. Gli interventi, tuttavia, si sono diretti anche verso le carenze e le criticità strutturali del sistema-sanità senese. “Anche a livello nazionale – ha detto Filippo Carlucci (LCS) – l’offerta sanitaria si fonda sui medici di base. La conseguenza è che i Pronto Soccorso vengono sovraffollati perché sono l’unica struttura in grado di fornire risposte immediate. Siena ha una caratteristica aggiuntiva, ovvero l’attrito crescente tra la componente ospedaliera e quella universitaria. Un intervento sulla sanità senese non può prescindere da un tentativo di armonizzare queste due anime, che adesso sono in conflitto. Il rischio è la perdita di specializzazione dell’offerta sanitaria a Siena e un abbassamento degli standard di qualità”. Sulla questione dei vertici gestionali è intervenuta anche Cecilia Segantini (LCS): “Da qualche tempo, si sentono i direttori sanitari descrivere la struttura come «il mio ospedale». Questa logica è pericolosa e dietro di essa si nascondono i dictat che provengono dai vertici. La legge regionale sulla sanità prevede un coinvolgimento del personale che a Siena non avviene. Ad essere coinvolti sono solo gli appartenenti a certe famiglie e a certi gruppi di potere”. La conclusione è stata tenuta dall’aspirante primo cittadino: “All’interno della sanità senese ci sono, come è ovvio, sia eccellenze che criticità. Si devono riportare le competenze al centro della scena cittadina, e quindi anche dell’ospedale. Il mio impegno, in caso di esito positivo delle elezioni, è quello di far sentire la voce senese in sede regionale, per fare in modo che i bisogni della nostra sanità non siano ignorati”.
Queste alcune delle problematiche accessorie individuate nell’incontro. Gli interventi, tuttavia, si sono diretti anche verso le carenze e le criticità strutturali del sistema-sanità senese. “Anche a livello nazionale – ha detto Filippo Carlucci (LCS) – l’offerta sanitaria si fonda sui medici di base. La conseguenza è che i Pronto Soccorso vengono sovraffollati perché sono l’unica struttura in grado di fornire risposte immediate. Siena ha una caratteristica aggiuntiva, ovvero l’attrito crescente tra la componente ospedaliera e quella universitaria. Un intervento sulla sanità senese non può prescindere da un tentativo di armonizzare queste due anime, che adesso sono in conflitto. Il rischio è la perdita di specializzazione dell’offerta sanitaria a Siena e un abbassamento degli standard di qualità”. Sulla questione dei vertici gestionali è intervenuta anche Cecilia Segantini (LCS): “Da qualche tempo, si sentono i direttori sanitari descrivere la struttura come «il mio ospedale». Questa logica è pericolosa e dietro di essa si nascondono i dictat che provengono dai vertici. La legge regionale sulla sanità prevede un coinvolgimento del personale che a Siena non avviene. Ad essere coinvolti sono solo gli appartenenti a certe famiglie e a certi gruppi di potere”. La conclusione è stata tenuta dall’aspirante primo cittadino: “All’interno della sanità senese ci sono, come è ovvio, sia eccellenze che criticità. Si devono riportare le competenze al centro della scena cittadina, e quindi anche dell’ospedale. Il mio impegno, in caso di esito positivo delle elezioni, è quello di far sentire la voce senese in sede regionale, per fare in modo che i bisogni della nostra sanità non siano ignorati”.
Foto: Corrado De Serio