A parlare è l’imprenditore Giannetto Marchettini associato Ance Siena
SIENA. La rigenerazione urbana è un tema fondamentale nella pratica urbanistica e può essere intesa a tutti gli effetti una politica per uno sviluppo sostenibile della nostra provincia. Si tratta di restituire una nuova qualità ambientale a luoghi degradati o recuperare spazi abbandonati, circoscrivendo la dispersione urbana e limitando l’impatto ambientale. Rigenerare infatti, vuol dire in ambito urbano, approcciarsi al progresso di un tessuto edificato e non con varie demolizioni, ricostruzioni e rifunzionalizzazioni delle sue parti che tengano conto delle esigenze del contesto. La riqualificazione può portare grandi benefici, non solo estetici, ma anche e soprattutto socio-economici. In diverse realtà territoriali, la riqualificazione territoriale, attraverso processi di rigenerazione, ha portato grandi benefici. Ad esempio un territorio che riesca ad attirare lavoratori e imprese innovative può vedere la propria economia progredire in direzioni che lo renderanno gradualmente più attraente e non solo per i propri cittadini-utenti. Il territorio può trasformarsi nuovamente in uno spazio di benessere, incubatore d’iniziative intelligenti e applicazioni evolute. Negli ultimi anni la rigenerazione urbana ha fatto passi avanti per dare alla città non solo una nuova immagine con l’obiettivo del rilancio territoriale, ma dando un nuovo respiro dal punto di vista culturale, economico e sociale con particolare riguardo agli aspetti ambientali. Tra le finalità della rigenerazione urbana anche la realizzazione di nuove unità abitative per rispondere alla domanda di edilizia convenzionata e sociale che a Siena è piuttosto alta.
“Noi come imprenditori non possiamo che non esortare le Amministrazioni pubbliche, le banche, e tutti coloro che stanno dentro le filiere progettistiche, che sono gli attori di spazi di recupero,- spiega Giannetto Marchettini, imprenditore e associato Ance Siena- a rendersi parte attiva perché possano esserci motivi di sviluppo e quindi dare un segnale al mondo delle costruzioni che è in questo momento particolarmente provato per far ripartire l’economia e il mondo dell’edilizia. Questo è attuabile- continua Marchettini- proponendo interventi che vanno a risarcire parti del tessuto che magari è in disuso, o parti importanti della città che hanno aperto quel tipo di funzionalizzazione classica perché gli ex opifici industriali oppure parti di edifici che non hanno più storia possano essere riportati all’interesse e quindi tornare sul mercato e di conseguenza rafforzare l’impresa di costruzione. Quindi noi come imprenditori edili della provincia di Siena e come Ance siamo molto attenti- conclude Marchettini- e quindi invitiamo le pubbliche amministrazioni a rendersi parte attiva e a tenerci in considerazione.”