"Per Siena una progettazione basata su creatività individuale, competenze e talento"
Costruire industrie culturali basate su creatività individuali e talento. “La sfida che Siena ha lanciato, soprattutto a se stessa, con la candidatura a Capitale delle Cultura Europea – prosegue Dallai – è, insieme al rilancio del complesso del Santa Maria della Scala, un passo nella direzione di rendere le industrie culturali e creative uno dei fattori di sviluppo accanto ai settori già esistenti. Siena e il suo territorio hanno prodotto cultura per secoli, con ricadute nei campi del sociale, dell’arte, della politica e nel patrimonio artistico che abbiamo preservato. Oggi la cultura si accompagna con i flussi di visitatori e professionisti che svolgono anche a Siena le propria attività, ma non si esaurisce nella pur fondamentale promozione turistica. Occorre uno sforzo ulteriore per affrontare la sfida della creazione di industrie culturali. In questo senso, dobbiamo pensare a includere tutte le attività che hanno origine nella creatività individuale e nel talento, e che hanno un potenziale di ricchezza enorme, tanto che secondo la Commissione Europea rappresentano il 3,3 % del PIL e il 3% dell’occupazione totale del nostro continente”.
Investire in cultura per ridisegnare un diverso progetto di sviluppo. “La cultura – conclude il parlamentare senese – non va intesa come conservazione, ma come creazione di nuova conoscenza attraverso la ricerca, e come un fondamentale settore su cui investire per ridisegnare un diverso progetto di sviluppo. Così occasioni di confronto e di approfondimento sono opportunità indispensabili per coinvolgere il più possibile la città, in modo da costruire prospettive di medio e lungo termine che restituiscano un’immagine di Siena più adeguata rispetto a quella che ci è stata attribuita negli ultimi mesi”.