SIENA. Il miglioramento del reddito delle imprese passa anche dal risparmio sugli acquisti di materie, attrezzature, servizi. Ed è proprio su questo che il Consorzio Agrario di Siena, da sempre, punto di riferimento dell’agricoltura senese, deve lavorare per essere competitivo e vantaggioso. La ricetta? C’è. Ci sta lavorando la squadra di Agricoltura & Territorio, in corsa per il rinnovo del Cda del Consorzio di Siena, decisa a riempire di contenuti e proposte concrete il programma presentato giovedì scorso.
Tutti insieme, i quindici candidati hanno cominciato a valutare la strategia per supere le difficoltà del bilancio, senza toccare il patrimonio immobiliare e soprattutto senza deludere le attese dei soci, in termini di qualità, quantità e capillarità del servizio.
“La funzione del Consorzio Agrario è quella di dare un sostegno importante al mondo agricolo; dobbiamo limare i prezzi di acquisto, ottimizzando l’aggregazione della domanda e, di conseguenza, aumentando il potere contrattuale e la possibilità di spuntare sconti più interessanti da tradurre in un risparmio per le imprese agricole”, spiega Angiolo Del Dottore. Anche Luca Palazzeschi, classe 1986, aggiunge: “Il Consorzio ha bisogno di recuperare risorse da investire nella valorizzazione dei prodotti dei soci e per esplorare nuove opportunità di mercato. La filiera corta da risposte importanti, ma è necessario puntare anche ad altri mercati e scommettere sull’internazionalizzazione”. Dal canto suo Alfio Barbagallo, imprenditore agricolo e agrituristico di Casole d’Elsa, richiama l’attenzione su un’altra priorità: migliorare la redditività del Consorzio. “Abbiamo necessità di assumere decisioni coraggiose per ridurre i costi. Rinviare le decisioni oggi, rischia di penalizzare in modo grave le nostre aziende domani”. Sono questi gli elementi su cui è chiamata in causa anche l’Università di Siena con la ricercatrice Maria Pia Maraghini: “La presenza dell’Ateneo serve per dare un supporto tecnico ad adottare la strategia più adeguata e ottimizzare i risultati dal punto di vista gestionale perché il Consorzio possa assolvere la sua mission: aiutare le imprese, anche piccole, a passare dal “perché” al “come” fare sostenibilità””.