La sensazione nata dall
SIENA. Nonostante la crisi economica e occupazionale che ha investito la Valdelsa, una situazione da tutti ritenuta preoccupante, i membri delle commissioni regionali Sviluppo economico, presieduta da Caterina Bini (Pd), ed Emergenza occupazionale, presieduta da Paolo Marini (Fed Sin-Verdi) sono convinti che la provincia di Siena possa giocare un ruolo attivo per il rilancio dell’economia toscana. È questa la sensazione ricavata dall’incontro, svoltosi nella sede della Provincia di Siena, tra le Commissioni regionali, le istituzioni locali e le categorie economiche e sociali. La visita è stata l’ennesima tappa del tour conoscitivo che le commissioni Sviluppo economico ed Emergenza occupazionale hanno iniziato alla fine di ottobre con l’obiettivo di conoscere da vicino la realtà economica dei singoli territori provinciali, ascoltare dai protagonisti locali le emergenze che esistono, far sentire la vicinanza del Consiglio regionale ai lavoratori e alle istituzioni locali, aprire un percorso di confronto in vista dell’approvazione del Piano di sviluppo regionale (Prs) che punta a ridare impulso all’economia toscana. Nel corso dell’incontro sono intervenuti i rappresentanti di Provincia, Confindustria, Cna, Lega delle cooperative, Confesercenti, Cisl e di alcuni Comuni della provincia. Per le Commissioni, oltre ai due presidenti, erano presenti Marco Spinelli (Pd) e Rudi Russo (Idv).
Nelle sue conclusioni Caterina Bini ha puntato molto “sulla necessità di assumere la consapevolezza che alla crisi molto pesante, che interessa gran parte della Toscana, corrispondono risorse regionali assai limitate. Per questo è necessario, e ancora di più in una provincia come quella di Siena, dove ci sono molte eccellenze, superare la logica del finanziamento, magari piccolo, che soddisfa tutti i soggetti che lo richiedono. L’obiettivo deve essere, invece, quello di individuare il progetto che può rappresentare la chiave di volta per far ripartire lo sviluppo e concentrare i finanziamenti regionali su quello”. Un progetto per ogni realtà provinciale, ha spiegato Caterina Bini, “così che ogni territorio possa dare il suo contributo alla nascita di un nuovo modello di sviluppo” che, sulla base di quanto indica il Prs, deve puntare sui progetti che hanno valore, sui giovani, l’innovazione, le tecnologie, le nuove filiere.
“Oggi abbiamo partecipato ad un incontro utile – ha sottolineato Paolo Marini, – perché le categorie economiche e sociali hanno molto apprezzato la nostra iniziativa e hanno espresso considerazioni ed idee che ci serviranno nel lavoro delle prossime settimane”. Secondo Marini, il Consiglio regionale dovrà tenere in considerazione “le preoccupazioni emerse rispetto alla crisi economica e occupazionale che sta investendo la Val d’Elsa e la prudenza con la quale la provincia di Siena guarda alla riorganizzazione di Toscana Promozione, alla quale passano le funzioni di promozione territoriale finora gestite dalle Apt provinciali”.
“Bisogna acquisire la piena consapevolezza che siamo di fronte ad una crisi diversa da quelle vissute finora – ha detto Marco Spinelli (Pd). – Dobbiamo innanzitutto pensare a processi di vera reindustrializzazione della Val d’Elsa e quindi ripensare lo sviluppo territoriale sulla base delle linee di indirizzo del Prs. La Regione sta producendo uno sforzo importante in questa direzione e Siena può e deve essere protagonista del nuovo progetto di sviluppo regionale”.
Dopo il vertice, nel pomeriggio, le Commissioni si sono spostate a Cusona, nel comune di San Gimignano, per una visita allo stabilimento della Trigano Spa. L’azienda, leader in Europa nel settore dei camper, ha scelto, per fronteggiare la crisi esplosa nel 2008, un percorso virtuoso di innovazione.
Le visite nelle aree della Toscana colpite dalla difficilissima congiuntura economica proseguiranno nelle prossime settimane. Questi gli altri appuntamenti in calendario: circondario Empolese Val d’Elsa (17 dicembre), Firenze (20 dicembre) e Lucca (10 gennaio). Da definire, invece, la data della visita a Prato.