di Alessandra Siotto
SIENA. Si è riunito oggi (9 febbraio) nella Sala del Capitano di Palazzo Pubblico, il Consiglio Comunale cittadino. Alla seduta hanno assistito alcuni alunni dei corsi d’italiano per migranti svolti dalla Corte dei Miracoli. L'iniziativa rientra nel progetto 'A scuola di cittadinanza', a cura del Centro Studi Educazione non Formale, realizzato con il contributo del Comune di Siena.
Nella mattinata sono state discusse due interrogazioni, presentate da Bossini (Liste Civiche) e Meacci (PD), in merito alla privitazzizazione della rete idrica.
"Nel valutare gli effetti di queste nuove disposizioni per il servizio pubblico dell'acqua – ha risposto il sindaco Cenni – si fa una distinzione tra le società quotate in borsa e quelle non quotate. Nelle quotate il pubblico non può avere più del 30%, nelle non quotate può arrivare al 60%, come nel nostro caso".
"La cosa preoccupante – ha proseguito il primo cittadino – è il maxi-emendamento, contenuto nella finanziaria, che prevede la sparizione dei consorzi di funzione, come gli Ato. Mi chiedo chi assumerà le funzioni dell'Ato e chi valuterà i piani di ambito per predisporli. Questa è una domanda che riguarda tutti gli ambiti territoriali: funziona così per il servizio idrico, ma anche per i rifiuti, per le ex case popolari, e così via".
"Per quanto riguarda la Regione Toscana – ha spiegato il primo cittadino – gli effetti della legge non producono la privatizzazione della rete idrica, almeno nel breve termine. In Toscana l'acqua produce ogni anno 400 milioni di euro e 200 milioni vengono reinvestiti per la rete idrica". "Riguardo alle nuove disposizioni, c'è da evidenziare – ha aggiunto il sindaco – anche una mancanza di controllo sulle tariffe, per cui i privati potranno decidere le tariffe in base ai loro piani aziendali. Mancano anche gli obblighi di garanzia sugli investimenti. È per questo che tutti sono d'accordo nel dire che la legge deve essere integrata".
Altre due interrogazioni, presentate da Perugini (PD) e Milani (AN), hanno riguardato il recupero delle fonti di Follonica e la trasformazione a parco urbano. L'assessore Marzucchi ha risposto che "l'Università ha concluso l'indagine archeologica ed entro la fine dell'anno l'acqua sarà del tutto drenata". "Il problema della fognatura nera – ha proseguito il vicesindaco – che perdeva nella vallata, è stato già risolto. Attualmente si accede alle fonti dalla Contrada del Leocorno e la sera i cancelli sono chiusi, grazie ad un accordo che è stato fatto con la Contrada. Inoltre l'Università ha dato la sua disponibilità per fare un grande parco a verde nell'area".
Una interrogazione orale urgente è stata presentata da Bossini (Liste Civiche) sui pini di Viale Mazzini. L'assessore Lazzeroni ha risposto che "i pini sono in viale Mazzini da 70 anni e quindi sono alla fine della loro vita vegetativa; inoltre hanno una chioma tale per cui c'è il rischio di caduta di rami e pigni; hanno anche radici poco profonde che determinano instabilità e sciupano il manto stradale e i marciapiedi". "Negli ultimi anni – ha proseguito – ci sono state 184 richieste per risarcimento danni a causa dei pini, per fortuna sempre per danni a cose e mai a persone. La sostituzione, quindi, è necessaria e saranno messi dei peri selvatici da fiori, specie selezionata ad hoc per l'ambiente urbano. Abbiamo pensato a questa specie per una valutazione di carattere tecnico: si poteva pensare ai lecci, che però hanno crescita molto lenta, o ai tigli, che però hanno un'apparato radicale molto esteso. I peri selvatici crescono abbastanza velocemente e, anche se non raggiungeranno mai l'altezza dei pini attuali, in 4 anni arrivano a circa 10 metri".
Bandini (PdL) ha presentato una interrogazione orale urgente sul dissesto finanziario dell'Università di Siena, in particolare interrogando in merito allo stato attuale delle cose e alla "chiarezza riguardo alle responsabilità del dissesto, che certamente ci sono e devono essere palesate". A questa interrogazione verrà data risposta nella prossima seduta.
I lavori sono proseguiti con la discussione in merito alla Società della Salute, al fine di approvarne lo statuto e dare vita a questo nuovo organismo.Alla ripresa pomeridiana del consiglio, poco dopo le 15, la discussione sulla Società della Salute non era ancora terminata.
Nella mattinata sono state discusse due interrogazioni, presentate da Bossini (Liste Civiche) e Meacci (PD), in merito alla privitazzizazione della rete idrica.
"Nel valutare gli effetti di queste nuove disposizioni per il servizio pubblico dell'acqua – ha risposto il sindaco Cenni – si fa una distinzione tra le società quotate in borsa e quelle non quotate. Nelle quotate il pubblico non può avere più del 30%, nelle non quotate può arrivare al 60%, come nel nostro caso".
"La cosa preoccupante – ha proseguito il primo cittadino – è il maxi-emendamento, contenuto nella finanziaria, che prevede la sparizione dei consorzi di funzione, come gli Ato. Mi chiedo chi assumerà le funzioni dell'Ato e chi valuterà i piani di ambito per predisporli. Questa è una domanda che riguarda tutti gli ambiti territoriali: funziona così per il servizio idrico, ma anche per i rifiuti, per le ex case popolari, e così via".
"Per quanto riguarda la Regione Toscana – ha spiegato il primo cittadino – gli effetti della legge non producono la privatizzazione della rete idrica, almeno nel breve termine. In Toscana l'acqua produce ogni anno 400 milioni di euro e 200 milioni vengono reinvestiti per la rete idrica". "Riguardo alle nuove disposizioni, c'è da evidenziare – ha aggiunto il sindaco – anche una mancanza di controllo sulle tariffe, per cui i privati potranno decidere le tariffe in base ai loro piani aziendali. Mancano anche gli obblighi di garanzia sugli investimenti. È per questo che tutti sono d'accordo nel dire che la legge deve essere integrata".
Altre due interrogazioni, presentate da Perugini (PD) e Milani (AN), hanno riguardato il recupero delle fonti di Follonica e la trasformazione a parco urbano. L'assessore Marzucchi ha risposto che "l'Università ha concluso l'indagine archeologica ed entro la fine dell'anno l'acqua sarà del tutto drenata". "Il problema della fognatura nera – ha proseguito il vicesindaco – che perdeva nella vallata, è stato già risolto. Attualmente si accede alle fonti dalla Contrada del Leocorno e la sera i cancelli sono chiusi, grazie ad un accordo che è stato fatto con la Contrada. Inoltre l'Università ha dato la sua disponibilità per fare un grande parco a verde nell'area".
Una interrogazione orale urgente è stata presentata da Bossini (Liste Civiche) sui pini di Viale Mazzini. L'assessore Lazzeroni ha risposto che "i pini sono in viale Mazzini da 70 anni e quindi sono alla fine della loro vita vegetativa; inoltre hanno una chioma tale per cui c'è il rischio di caduta di rami e pigni; hanno anche radici poco profonde che determinano instabilità e sciupano il manto stradale e i marciapiedi". "Negli ultimi anni – ha proseguito – ci sono state 184 richieste per risarcimento danni a causa dei pini, per fortuna sempre per danni a cose e mai a persone. La sostituzione, quindi, è necessaria e saranno messi dei peri selvatici da fiori, specie selezionata ad hoc per l'ambiente urbano. Abbiamo pensato a questa specie per una valutazione di carattere tecnico: si poteva pensare ai lecci, che però hanno crescita molto lenta, o ai tigli, che però hanno un'apparato radicale molto esteso. I peri selvatici crescono abbastanza velocemente e, anche se non raggiungeranno mai l'altezza dei pini attuali, in 4 anni arrivano a circa 10 metri".
Bandini (PdL) ha presentato una interrogazione orale urgente sul dissesto finanziario dell'Università di Siena, in particolare interrogando in merito allo stato attuale delle cose e alla "chiarezza riguardo alle responsabilità del dissesto, che certamente ci sono e devono essere palesate". A questa interrogazione verrà data risposta nella prossima seduta.
I lavori sono proseguiti con la discussione in merito alla Società della Salute, al fine di approvarne lo statuto e dare vita a questo nuovo organismo.Alla ripresa pomeridiana del consiglio, poco dopo le 15, la discussione sulla Società della Salute non era ancora terminata.