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SIENA. Da La Martinella 1884 riceviamo e pubblichiamo.
“Il proliferare delle iniziative politiche, con la nascita di Circoli, Associazioni, Movimenti e simili, tutti ispirati, quasi sempre genericamente, al civismo, testimonia indubitabilmente che anche Siena non fa eccezione nel pur variegato panorama Regionale e Nazionale di questi anni. Tale fenomeno registra positivamente una ritrovata voglia di partecipazione da parte dei cittadini che, aderendo a tali iniziative, segnalano senza ombra di dubbio il desiderio di impegno e volontà di portare il proprio contributo alla vita della “civitas”. Mostra allo stesso tempo, in tutta la sua evidenza, lo stato di crisi profonda (e forse irreversibile) in cui versano tutti i Partiti.
Questi, ridimensionati drasticamente nel numero dei loro iscritti, incapaci di proporre idee forti per lo sviluppo e la crescita della loro comunità, esprimono classi dirigenti generalmente impreparate rispetto alla complessità dei problemi da affrontare. Dilaniati al loro interno da faide profonde di cui le cronache di tutti i giorni danno ampiamente atto, essi sacrificano ai giochi di partito locali, fiorentini o romani , poco importa, gli interessi della città ed il benessere dei cittadini, con risultati sotto gli occhi di tutti.
E comunque, si badi bene, ciò che ha fallito non sono i valori della nostra tradizione da sempre orientata in senso progressista ma gli strumenti (i Partiti) e gli uomini (gli Amministratori) che non sono stati all’altezza del loro compito. Ecco perché il civismo!
Riappropriarsi finalmente della capacità di amministrare la propria città senz’altro condizionamento che non sia quello del genuino interesse di Siena e della sua gente. Riscoprire e dare voce ai tanti delusi dalle pessime prove del passato, valorizzando tutte le energie che hanno voglia di avanzare idee per una discussione profonda e mai banale sul futuro della città. Potenziare le risorse cittadine che fortunatamente ancora esistono e favorire la “messa a sistema” di tutti i fattori di possibile sviluppo. Questa ci pare la bussola da seguire per una rinascita senese che con la volontà collettiva di coloro che ci credono può essere avvia ta e portata a compimento.
La Martinella 1884 ha già chiarito il senso della sua presa di distanza dal tavolo delle forze civiche e vuole sottolineare un metodo che non può essere aggirato: occorre ragionare sulle linee guida di un programma di rilancio e di sviluppo della città rispettoso dei valori della tradizione e della storia politica e sociale di Siena e del suo territorio. Un programma capace di offrire al contributo dei cittadini le azioni amministrative concrete, lineari, fattibili, che si intendono attivare per raggiungere gli obbiettivi.
Sotto questo profilo è necessaria la massima chiarezza: l’impostazione programmatica non potrà non tener conto dell’anima più genuina della città, della sua forte connotazione sociale, delle sue Istituzioni secolari che significano cultura, volontà di progresso, un largo e diffuso volontariato.
Siena è da sempre aperta al mondo, le sue tradizioni sono all’attenzione di tutti e tutti, con rispetto s’intende, possono parteciparvi e godere dell’arricchimento spirituale che da questa città promana. Poi verranno le proposte sui nomi di coloro ai quali la città affiderà il compito di portare avanti tale impegnativo compito, compreso quello del “primus inter pares” che avrà l’onere di guidare la squadra.
Questo è, crediamo, il modo corretto di ragionare”.