Attualmente il cantiere è fermo in stato di semiabbandono
SIENA. Il Castello di Palazzo al Piano, fa parte della ex-tenuta di Palazzo al Piano, pervenuta alla Provincia dall’Accademia Musicale Chigiana. Il complesso è costituito dal corpo principale del Castello, dagli annessi e dalle case coloniche. Sono in corso dal lontano 2001 lavori di ristrutturazione al fine di crearne una infrastruttura multifunzionale per spazi congressuali e didattico- ricreativi (Accademia Turistica).
Nel febbraio 2001 con Delibera di Giunta Provinciale n. 35, viene approvato il progetto preliminare dell’architetto Luca Bozzolini per una spesa stimata in 7 miliardi di vecchie lire, così finanziata: 5 miliardi con utili MPS, 1 miliardo con contributi della Camera di Commercio ed 1 miliardo con Mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, con il medesimo atto viene individuato Responsabile del Procedimento nella persona dell’Ingegnere dell’Ufficio Tecnico Provinciale P.O. Scuole Edifici Pubblici e Patrimonio Immobiliare.
Con la Delibera GP n. 25 del febbraio 2008 viene approvato il cosiddetto Recupero di Palazzo al Piano II Stralcio. 2° Lotto. Approvazione del progetto definitivo per euro 2.843.308,17, a cifre invariate con Delibera GP n. 191 dell’ottobre 2008 viene approvato il progetto esecutivo redatto dall’Arch. Sandro Peritone in nome della Tecnocons s.c.a.r.l.;
L’affidamento dei lavori è assegnato a seguito gara esperita con Determina Dirigenziale n. 214/2009 e successiva aggiudicazione con Determina Dirigenziale n. 1105/2010 alla Impresa MILLETTI SRL con sede in provincia dell’Aquila.
Con Delibera GP n. 121 del maggio 2010 viene approvato un progetto di recupero delle superfici pittoriche e lignee presenti nel Castello di Palazzo al Piano per un importo di ulteriori 172.000 euro su progetto dell’Arch. Luca Bozzolini;
Il 4 ottobre 2010 la GP con Delibera n. 268 assume un atto di indirizzo per la valorizzazione del complesso immobiliare di Palazzo al Piano finalizzato alla realizzazione dell’Accademia per il Turismo e al potenziamento della ricettività turistica correlata, con tale atto si prevede di realizzare …” Albergo con 30 camere e due suite per complessivi 49 posti letto, Foresteria con 12 camere per complessivi 20 posti letto, 4 appartamenti ( studio- camera- servizio igienico ), 1 ristorante, 1 enoteca, 1 sala conferenze, 3 aule di formazione”…., con la stessa Delibera si prevede di…. “procedere all’individuazione delle migliori strategie di utilizzo integrato didattico-residenziale e ricettivo del complesso immobiliare di Palazzo al Piano, mediante la pubblicazione di un avviso esplorativo non vincolante per recepire eventuali manifestazioni di interesse relative alla futura utilizzazione e gestione del complesso medesimo”….;
Con Delibera GP n. 238 del 27 settembre 2012 in base alla Legislazione regionale e statale viene inserito il complesso di Palazzo al Piano nei PUV Programmi Unitari di Valorizzazione Territoriale, ai fini di quanto stabilito dalla Legge Regionale Toscana n. 8/2012 in materia di alienazione e valorizzazione di immobili di proprietà pubblica.
Con le Determine Dirigenziali n. 640 e 784 del 2013 si approva da un lato una Perizia di variata distribuzione della spesa e suppletiva e dall’altro si provvede all’adeguamento degli onerari professionali a seguito di variante in corso d’opera.
Con Determina Dirigenziale n. 1765/2013 l’Ente Provincia prende atto dell’affitto del ramo di azienda della Impresa MILLETTI SRL da parte della ARCHITEC COSTRUZIONI SRL, compreso il contratto di appalto relativo ai lavori di Palazzo al Piano.
Con Determina n. 1656/2014 Variante in corso d’opera. Presa d’atto della perizia di variata distribuzione della spessa e suppletiva con relativo impegno di spesa, per la quale il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) Ingegnere dell’Ufficio Tecnico Provinciale P.O. Scuole Edifici Pubblici e Patrimonio Immobiliare, dichiara in atti che: … “ha accertato nel gennaio (2014) la necessità di redigere la variante e la non imputabilità al progettista, vista la non prevedibilità delle motivazioni che hanno determinato la variante stessa al momento della redazione del progetto o comunque al momento della consegna dei lavori”… delle seguenti opere: 1) rimozione di piante infestanti, 2) consolidamento e contenimento di alcune porzioni della muratura di recinzione del giardino, causa l’effetto delle piante infestanti che hanno provocato, spanciamenti, fratture, sconnessioni, 3) ricostruzione delle cimase in misura superiore a quella prevista in progetto, 4) realizzazione di nuovi muretti a contenimento dell’effetto di dilavamento del terreno manifestatosi per effetto di violenti temporali, 5) posa in opera di un maggior numero di ringhiere e recinzioni, cancelli per la messa in sicurezza delle persone e dei luoghi, 6) costruzione di uno scannafosso in maniera da regimare l’afflusso delle acque meteoriche, 7) realizzazione di interventi migliorativi pavimenti in cotto, ripristino di colonne e capitelli in cotto ed in pietra il recupero di numerosi elementi di pregio rinvenuti nell’area di cantiere in fase di ripulitura e decespugliamento, 8) consolidamento di alcuni merli delle murature perimetrali.
Infine ricordiamo la Determina n. 2049/2014 con la quale viene approvato l’adeguamento delle notule professionali a seguito di perizia di variante.
Insomma a che punto siamo con queste opere e con la realizzazione della Accademia Turistica? Siamo ad un “punto morto”, possiamo dire che dopo l’approvazione del Progetto preliminare del 2001 ed il progetto esecutivo del 2008, l’impegno di spesa di poco inferiore ai 3 milioni di euro non ha portato a nessun utilizzo del bene, neppure per lotti funzionali ed ad oggi i lavori di cantiere hanno subito forti rallentamenti. Gli ultimi interventi eseguiti hanno riguardato la messa in sicurezza di parte dell’area di cantiere per la incolumità delle persone e per evitare danneggiamenti e saccheggi delle opere eseguite. Attualmente il cantiere è fermo in stato di semi abbandono.
Per portare a completamento l’opera saranno necessarie ulteriori somme non inferiori a 1/1,5 milioni di euro.
La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dell’Ente Provincia e la messa reddito dello stesso quando sarà possibile realizzarla?
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