Il Carroccio commenta le affermazioni del Presidente Mps all'appuntamento in Fortezza
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1376747388609.jpg)
SIENA. “Mi auguro che la Banca resterà a Siena, ma alla Città con la Fondazione resterà meno del 10% della Banca”: in poche parole è questo il succo del discorso del Presidente MPS Profumo alla festa del PD in Fortezza, tralasciando le parole di auto elogio sull’operato suo e di Viola, parole che lasciano il tempo che trovano e che la dicono lunga sulla qualità del personaggio, che ci ricorda né più né meno la figura di Giuseppe Mussari, anche se con connotazioni un po’ diverse.
Proprio da quest’ultimo vogliamo partire: sotto Profumo e Viola il Monte ha ricevuto 4,071 miliardi di aiuti dallo Stato italiano, ha abbattuto il tetto del 4%, dicendo addio alla senesità della Banca ed ha presentato un Piano industriale con 1.100 esternalizzati e centinaia di esuberi. Ebbene, in un anno il valore del titolo di Rocca Salimbeni non è pressoché cambiato. Dove sarebbe il grande lavoro di Profumo e Viola, verrebbe da chiedersi?
Profumo annuncia “meno sportelli” e “riduzione dei costi” (del personale, ma non di certo del management come richiesto dall’Unione Europea). Arriveranno nuovi esuberi e nuovi licenziamenti.
In tutta questa situazione la strada più logica che sembra essere tracciata è quella che porta alla nazionalizzazione della Banca, a causa del mancato pagamento degli interessi sui Monti Bond. Se non vi saranno nuovi soci, come pare capire (al di là delle elucubrazioni del Primo cittadino), è verosimile ritenere che l’aumento di capitale (raddoppiato), l’ennesimo in pochi anni, sarà sottoscritto dallo Stato. Senza dividendi per la Fondazione, dove crede il Sindaco Valentini di trovare il rilancio di Palazzo Sansedoni?
Profumo e Viola avrebbero dovuto solo operare per limitare, come ricordato da Almunia, gli stipendi dei dirigenti e dei manager, che nelle altre banche europee aiutate dalla BCE (in Italia il Monte è l’unica ad averne bisogno) non superano 10 volte quelle degli impiegati. Purtroppo la strada che costoro stanno perseguendo, con il placet del PD di Ceccuzzi e Valentini, è ben diversa: colpire solo i più deboli.
A tutta questa vicenda fa da sfondo il ridicolo teatrino riguardante la nomina del Presidente della Fondazione Monte dei Paschi, la cui unica via di uscita assennata sarebbe un commissariamento immediato. Eugenio Neri, a tal proposito, ha recentemente lanciato l’idea dell’istituzione di una commissione d’inchiesta, per fare piena luce sulla passata gestione della Fondazione e fare chiarezza sul futuro dell’Ente. Un’idea che la Lega ha rilanciato a livello nazionale, dicendosi disponibile ad assumere la guida di una Commissione parlamentare ad hoc. Ma non solo. In campagna elettorale, la Lega Nord di Siena ha lanciato l’idea di un “Protocollo Siena”, ovvero un documento di impegno morale da far sottoscrivere ai rappresentanti pubblici, affinché gli inquisiti, gli indagati, i condannati, i sanzionati, tutti coloro che negli ultimi anni hanno provocato danni diretti o indiretti alla comunità senese per imperizia, dolo, incapacità, inettitudine o altro, non trovino più “cittadinanza” negli Enti del nostro territorio. Questi personaggi dovrebbero essere tenuti lontano dai centri di rappresentanza, da ogni carica: è il momento giusto per la pulizia. E’ per questo che ribadiamo l’opportunità di dare vita quanto prima ad un “fronte popolare senese”, una federazione di partiti e movimenti per la difesa di Siena e delle sue Istituzioni, un’alleanza tra le forze civiche e politiche che si sono sempre battute contro il Sistema Siena.
Lega Nord Toscana
Lega Nord Toscana