Dura replica alle affermazioni dei candidati alla Regione, di destra e di sinistra
SIENA. “Basta prendere in giro i cittadini senesi, che avranno pure sbagliato a votare Valentini al ballottaggio, ma che scemi non sono”: attacca così Francesco Giusti, Segretario comunale della Lega, commentando le recenti dichiarazioni dei candidati del PD al Consiglio regionale Spinelli, Scaramelli e Bezzini.
“Le affermazioni di Scaramelli (che vorrebbe lanciare “la sfida al Sistema Siena costruito sull’esercizio del potere che ha distrutto le Terre di Siena”, facendo nascere un “Modello Siena”, fondato, secondo le sue intenzioni, “sulla sincerità, sul merito e sulla qualità delle relazioni”) sono fra il grottesco ed il comico: lo hanno avvertito che il Sistema Siena aveva come fulcro proprio il suo Partito?”, afferma Giusti.
L’esponente della Lega sollecita, poi, l’ex Presidente della Provincia, Bezzini, oggi candidato al Consiglio regionale, a fare chiarezza sulla notizia apparsa sul blog “L’Eretico di Siena”, riguardante il clamoroso affidamento della comunicazione della Provincia alla società senese Robespierre: un appalto di 260.252,50 Euro + IVA di soldi pubblici che la Provincia nel 2010 ha assegnato alla Robespierre, una vicenda sulla quale la Lega aveva già presentato, nel 2013, un esposto in Procura e per la quale ha chiesto ora di verificare il modus operandi dell’allora Presidente della Provincia e nello specifico se via stato o meno un omesso o comunque carente controllo.
“A Spinelli voglio ricordare che la Fondazione non avrà più un ruolo determinante sul futuro assetto della Banca e che, nello specifico, le dimissioni del Presidente della Fondazione Clarich devono essere sollecitate dal Sindaco del PD per farlo sfiduciare dai suoi nominati”, prosegue l’esponente della Lega commentando l’affermazione dell’ex Sindaco di Colle e Consigliere regionale uscente.
“A tutti i candidati del PD voglio infine ricordare che i vari Mussari, Rabizzi, Monaci, Mancini, Bonechi e chi più ne ha più ne metta non sono extraterrestri venuti dal cielo ma sono esponenti dei DS – Margherita, oggi PD”, conclude Giusti. “Il 31 maggio dobbiamo dare un chiaro segnale a chi ha rovinato Siena e vuole continuare, nonostante tutto, a fare il bello ed il cattivo tempo”.