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AMIATA. "Lo scorso 2 settembre la Lega Nord Toscana, a firma del capogruppo Antonio Gambetta Vianna e della sottoscritta, ha presentato un’interrogazione in Regione su teleriscaldamento e geotermia sul Monte Amiata. Tra l’altro, una delegazione della Lega Nord Toscana sarà domani (7 ottobre), a Roma per incontrare l’onorevole Angelo Alessandri, presidente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, che già si era interessato del caso-Geotermia in Amiata. E questo anche a dimostrazione del fatto che l’onorevole Alessandri non era giunto sull’Amiata per campagna elettorale, come paventato dalla sinistra, bensì per risolvere la questione". È quanto afferma Marina Staccioli, vicepresidente del gruppo consiliare Lega Nord Toscana in Regione.
"Le centrali geotermiche dell’Amiata – prosegue Staccioli – presentano due serie di inconvenienti che riguardano il più che possibile depauperamento delle riserve idropotabili del vulcano e le emissioni gassose che mediamente sono, come livello di tossicità, cinque volte superiori alla media delle centrali che operano nel mondo. È da notare, anche, che tutte le cause risarcitorie per danni alla salute nei confronti dell’Enel sono state tutte vinte dai cittadini, mentre la Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva con la sentenza del 9 marzo 2009 che l’eruzione di vapori e gas venefici verificatosi a Piancastagnaio nel settembre 2000 in località “Podere del Marchese” è diretta conseguenza delle attività di sfruttamento della geotermia da parte di Enel e che, quindi, l’attività geotermica in Amiata è pericolosa.
Il bello è che tutto ciò non ha nemmeno comportato un risparmio per i cittadini sulle bollette, ma, al contrario l’erogazione del servizio risulta essere ben più cara rispetto a zone come Monterotondo Marittimo e Pomarance".
"L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – continua la vicecapogruppo leghista – nell’aprile 2009 si era presa l’impegno di avviare un piano per il monitoraggio delle emissioni, a partire da quelle per le quali la legge non fissa limiti come l’ammoniaca e l’acido borico, nonostante nel frattempo Enel annunciasse la progettazione e la realizzazione d’intesa, con gli enti locali e con la stessa Arpat, di un sistema di monitoraggio dotato di sensori e schermi informativi a servizio dei cittadini. Il fatto è che sul Monte Amiata si sta delineando l’ipotesi di disastro ambientale".
"Nell’interrogazione – conclude Staccioli – abbiamo chiesto di sottoporre i filtri Aims per l’abbattimento di mercurio e idrogeno solforato e l’impianto stesso alla valutazione di impatto ambientale. In più vogliamo che venga valutato con estrema attenzione e preso come riferimento per qualsiati tipo di decisione in merito lo studio EDRA, che è avallato da molte Università italiane, dagli scienziati del Cnr e dall’ordine dei geologi. In più, oltre a prendere atto della pericolosità e delle responsabilità civile, penale e politica di un’attività così pericolosa non solo per l’ambiente, ma soprattutto per i cittadini della comunità amiatina, abbiamo chiesto alla Regione di controllare l’andamento dei prezzi di tale servizio, visto che la Regione Toscana è proprietaria di una quota non marginale della società Amiata Energia SpA. Ma vorremmo anche sapere perché l’Arpat, gli enti locali e l’Enel non abbiano rispettato gli impegni presi nell’aprile 2009. Stiamo ancora attendendo risposta".
Relativamente alla ricerca di coltivazioni geotermiche da parte di Sorgenia SpA, la Lega Nord Toscana presenterà nei prossimi giorni le osservazioni all’ufficio di Valutazione Impatto Ambientale della Regione Toscana per bloccare l’invasione e lo sfruttamento del territorio, a danno dei cittadini amiatini, da parte delle multinazionali.
Il consigliere comunale leghista di Abbadia San Salvatore, Lorenzo Bensi, aggiunge che "l'energia non va cercata nel sottossuolo, bensì nella bellezza del nostro territorio. Nelle nostre montagne, nei nostri boschi, nel nostro centro storico. È il turismo la vera energia di questo Paese e non lavorare nel sottosuolo rischiando di compromettere la salute della nostra gente".