Il deputato Fava sarà a Siena lunedì 5 novembre
SIENA. L’onorevole Gianni Fava, commissario nazionale della Lega Nord Toscana, lunedì 5 novembre sarà a Siena per incontrare i dipendenti della Banca ed i montepaschini del Consorzio Operativo di Gruppo. L’incontro si terrà all’NH Jolly Hotel Excelsior di Siena, in piazza La Lizza a partire dalle 17:30.
«L’onorevole Fava – fa sapere Francesco Giusti, segretario comunale della Lega Nord a Siena – è da tempo che ha preso a cuore la situazione montepaschina. Infatti, dopo aver portato la situazione dei lavoratori della Banca MPS all’attenzione del Ministro Fornero durante il question time alla Camera, ha deciso di incontrare i diretti interessati, come già avvenuto a Mantova. Per quanto ci riguarda, non condividiamo assolutamente le parole proferite dal Presidente della Banca MPS, scelto dal Pd e da Ceccuzzi, il quale ha recentemente dichiarato, a Mantova, che “la politica più si avvicina a questa vicenda, più rischia di bruciarsi le mani”. A pagare il conto non possono essere i dipendenti della Banca ed i montepaschini che lavorano al Consorzio ed al back office. Le responsabilità della crisi del Monte (e dell’intera città di Siena) sono politiche e in particolare di quella parte politica che fa riferimento al Partito Democratico che ha deciso e sostenuto passivamente ogni decisione presa dal duo Vigni/Mussari, prima, e Viola/Profumo, poi. Chi si batte per la difesa dei propri diritti acquisiti, quali il mantenimento del proprio posto di lavoro, non merita di essere trattato in questo modo da chi ha gestito tutto quello che c’era da gestire a Siena, con arroganza, salvo poi trascinare la città e le sue Istituzioni a fondo».
«L’onorevole Fava – fa sapere Francesco Giusti, segretario comunale della Lega Nord a Siena – è da tempo che ha preso a cuore la situazione montepaschina. Infatti, dopo aver portato la situazione dei lavoratori della Banca MPS all’attenzione del Ministro Fornero durante il question time alla Camera, ha deciso di incontrare i diretti interessati, come già avvenuto a Mantova. Per quanto ci riguarda, non condividiamo assolutamente le parole proferite dal Presidente della Banca MPS, scelto dal Pd e da Ceccuzzi, il quale ha recentemente dichiarato, a Mantova, che “la politica più si avvicina a questa vicenda, più rischia di bruciarsi le mani”. A pagare il conto non possono essere i dipendenti della Banca ed i montepaschini che lavorano al Consorzio ed al back office. Le responsabilità della crisi del Monte (e dell’intera città di Siena) sono politiche e in particolare di quella parte politica che fa riferimento al Partito Democratico che ha deciso e sostenuto passivamente ogni decisione presa dal duo Vigni/Mussari, prima, e Viola/Profumo, poi. Chi si batte per la difesa dei propri diritti acquisiti, quali il mantenimento del proprio posto di lavoro, non merita di essere trattato in questo modo da chi ha gestito tutto quello che c’era da gestire a Siena, con arroganza, salvo poi trascinare la città e le sue Istituzioni a fondo».