SIENA. Terrensano chiusa da due anni, sabato frana in via Peruzzi e ieri a Montalbuccio. Si può andare avanti così? Sono passati due anni dalla frana che ha causato la chiusura della strada di Terrensano e Belcaro. La strada, nonostante le promesse, non è ancora stata riaperta, e per aiutare i residenti si è mossa la Lega Nord in Regione con una mozione ad hoc che è già stata approvata in commissione. Ma la terra a Siena continua a cedere: sabato è franata via Baldassarre Peruzzi, arteria fondamentale che collega Porta Pispini a Porta Ovile: ebbene, mentre inizialmente era prevista per il 5 marzo, ora si parla di riapertura a giugno.
E poichè non c’è due senza tre, ieri sera si è verificato uno smottamento che ha portato alla chiusura della strada di Montalbuccio. È evidente dunque che la manutenzione delle strade – per la quale il Comune di Siena ha ricevuto da Fondazione MPS 88 milioni di euro in dieci anni – e dei fianchi collinari è a dir poco carente e che ormai a Siena, per contrastare il dissesto idrogeologico, c’è bisogno di interventi strutturali, da accompagnare con un serio monitoraggio del territorio, in particolare delle aree non edificate.
La mala gestione del PD e delle Giunte che via via si sono susseguite negli ultimi anni è ormai sotto gli occhi di tutti; probabilmente le cause non sono solo umane, ma il taglio indiscriminato della vegetazione, la mancata cura del sottobosco e l’edificazione selvaggia non sono certo una buona politica di prevenzione dei movimenti franosi del terreno. Del resto, il fatto che Siena cada a pezzi nell’ignoranza totale della maggioranza politica locale e nazionale è una condizione che coinvolge la città nel suo complesso, e il territorio non fa eccezione. Ci auguriamo che si possa presto tornare alle elezioni, per impedire che gli attuali amministratori facciano ulteriori danni.”
Marco Casucci, consigliere regionale Lega Nord Toscana
Lega Nord Siena