L'ente risponde ai sindacati che ieri l'hanno chiamato in causa
SIENA. Dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena riceviamo e pubblichiamo.
!In relazione al comunicato diffuso nella giornata di ieri dalle segreterie provinciali di Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Ugl e Uilca in cui si chiede che nei confronti di Banca Mps la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ”unico soggetto politico deputato”, eserciti “in pieno il proprio ruolo di azionista di riferimento… per chiedere spiegazioni ai vertici della banca sulle scelte che si stanno preparando”, viene precisato quanto segue.
La Fondazione Mps da sempre ha svolto, nel rispetto delle leggi e delle sue prerogative, il proprio ruolo di azionista della Banca conferitaria ed ha puntualmente indicato chiare e motivate linee strategiche in tutte le sedi deputate.
Nel corso dell’ultima assemblea dei soci del 27 aprile scorso la Fondazione ha tra l’altro chiesto ai nuovi amministratori che “la Banca non solo proceda nel proprio percorso di consolidamento patrimoniale, ma che ritorni anche velocemente alla produzione di utili ed alla distribuzione di dividendi”. Ed ha sottolineato che “la solidità della Banca rappresenta il bene più prezioso che deve essere ribadito e, soprattutto, concretamente realizzato attraverso scelte rapide, coraggiose e condivise”.
E’ stata poi messa in evidenza l’assoluta necessità di una decisa inversione di tendenza, di una “severa revisione dei costi”, di una profonda modifica del piano industriale “ in modo da poter rispondere alle richieste dell’Eba” e di dare “priorità a un’ulteriore ristrutturazione organizzativa ed operativa”.
La Fondazione, per niente delegittimata, continua quindi a svolgere il proprio ruolo, specialmente in un momento difficile e delicato come quello che stiamo vivendo, attenta – sempre – a difendere nei fatti l’indipendenza strategica della Banca, come previsto nel documento programmatico della Fondazione stessa.
Su questi chiari principi la Fondazione ha impegnato gli amministratori di propria nomina nella Banca, li sta sostenendo nel loro difficile compito e continuerà a farlo, seguendo e verificando attentamente la puntuale attuazione delle linee guida tracciate.
Se su queste linee la Fondazione avrà al suo fianco anche le organizzazioni sindacali della Banca ne sarà ben lieta.
Anche perché ciò costituirebbe una significativa novità, visto che – sino ad oggi – avevano sempre bollato come grave interferenza ogni intervento della Fondazione a proposito dell’andamento della Banca e delle sue prospettive strategiche”.