In Borsa il titolo recupera un po', ma ci sono molte incertezze
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di Red
SIENA. Seduta importante della Deputazione della Fondazione MPS oggi, per “valutare positivamente l’operazione di aumento di capitale annunciato da Banca Monte dei Paschi di Siena al mercato” così da avviare “le procedure autorizzative presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze”, come recita il comunicato stampa di Palazzo Sansedoni. Il comunicato tuttavia non entra in particolari sull’entità dell’aumento di capitale e non dà conferme alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sulla effettiva capacità della Fondazione di aderire e mantenere il 51% come promesso dal presidente Mancini indebitandosi per circa un miliardo di euro. Probabilmente i mercati finanziari non saranno contenti di questa patente incertezza, almeno comunicativa, e si dovrà verificare se sarà necessaria la vendita delle partecipazioni in Banca Intesa e Mediobanca, che con una mano portano soldi e con l’altra portano minusvalenze in bilancio. L’unica cosa certa sono lacrime e sangue per gli utili che non si distribuiranno: “La solidità della banca ed il mantenimento della sua non scalabilità, sono da sempre le priorità che la comunità senese richiede e di cui la Fondazione è principale garante… la sottoscrizione dell’aumento di capitale rappresenta un forte impegno che porterà notevoli ed inevitabili cambiamenti nelle strategie operative della Fondazione Mps, con sacrifici destinati a riflettersi anche sulla comunità di riferimento soprattutto in termini di erogazioni.”
Fin qui niente di nuovo. Così come si proclama se stessi come garanti (?) del “piano industriale della banca, che dovrà quindi essere puntualmente attuato compiendo tutte le conseguenti e coerenti scelte necessarie per raggiungere tale irrinunciabile obiettivo. La Fondazione è fiduciosa che possa essere realizzato e ne seguirà le varie fasi con la massima attenzione”. Lo scorso anno la Fondazione, come riporta compiaciuta in home page del sito internet, ha distribuito 109 milioni di euro a pioggia sul territorio toscano e non solo. Una cifra quasi pari agli investimenti pubblicitari nello sport, cominciando dalle vedettes Siena Calcio e Mens Sana Basket, per proseguire a tutti i livelli degli sport locali, ultima la sponsorizzazione pre-elettorale del 21 aprile 2011 con la Uisp Atletica Siena, per finire all’altro sport, il rugby, di visibilità europea, raggiunto con la squadra di Viadana (MN) in Celtic League, retaggio del territorio acquisito con l’incorporazione della Banca Agricola Mantovana, un campionato che non prevede retrocessioni.
Contemporaneamente, il Cda della Banca MPS ha convocato per il 6-7 giugno, in prima e seconda convocazione, l’assemblea straordinaria chiamata ad approvare l’aumento di capitale fino a 2 miliardi di euro mediante emissione di azioni ordinarie in opzione, verra’ proposta anche una ulteriore delega per 471 milioni di euro per riacquisto di titoli FRESH 2003.
Al termine dell’assemblea straordinaria si terranno anche le assemblee speciali dei possessori di azioni privilegiate e di azioni di risparmio, che saranno chiamate ad approvare le delibere appena adottate dell’assemblea straordinaria in tema di aumento di capitale e di modifiche statutarie.
Chiusura di borsa: il titolo ha beneficiato dei rialzi della borsa di Milano e del comparto bancario, segnando una performance di +2,39% a quota 0,9005, con chiusura precedente al sofferto si della Fondazione all’aumento di capitale. Sperando che la ristrutturazione del debito greco (ormai praticamente al default) e le difficoltà del debito americano (che Obama non riesce più a minimizzare, facendo incollerire i cinesi) non ci riservino a breve nuove sorprese nei conti della banca. In particolare secondo Goldman Sachs le perdite per il sistema bancario europeo sulla Grecia sfioreranno i 41 miliardi di euro, ma noi rimaniamo alle dichiarazioni di Rocca Salimbeni dell’aprile 2010 che stimavano l’esposizione in Grecia pari a 20 milioni. Peggio il rischio Irlanda che sembra pesare su MPS per “soli” 180 milioni. Nell’era della globalizzazione presto non sapremo a chi dare la colpa per la mancata erogazione del contributo all’ accademia dei Fisiocritici di Siena, piuttosto che i 1000 euro concessi all’Associazione Clara Harmonia di Poggibonsi.