Una tranche potrebbe toccare al fondo Optima di Alberto Matta
di Red
SIENA. La Fondazione ha accettato “la proposta irrevocabile ricevuta dalla famiglia Aleotti (Menarini) per una quota del 4% del capitale sociale di banca Monte dei Paschi”. L’Ente presieduto da Gabriello Mancini ha venduto fino ad oggi l’8,2% di Mps (a un prezzo medio di 0,376 euro, secondo il comunicato stampa) per rimborsare il maxidebito (da quasi un miliardo di euro) con un pool di 11 banche, capitanate da JpMorgan per coprire l’ultimo aumento di capitale di rocca Salimbeni e con Credit Suisse e Mediobanca (che fa parte anche del consorzio di banche creditrici) per alcuni bond perpetui Fresh 2008. A causa della firma di una garanzia accessoria chiamata covenant non coperta dal crollo del titolo in borsa nei mesi di dicembre e gennaio, ciò ha comportato per la Fondazione l’ obbligo del rimborso immediato dei soldi avuti in prestito, senza aspettare le naturali scadenze.
Con un investimento da appena 150 milioni di euro, gli Aleotti diventano i secondi azionisti dell’istituto, dietro alla Fondazione, scesa sotto il 41%, davanti ad Axa (2,05%) e Unicoop Firenze (2,42%). Allo stato dell’arte, attualmente la Fondazione avrebbe ricavato dalle cessioni delle ultime partecipazioni rimaste (F2i, Sator, Cdp) e dall’ 8,2% di MPS la somma di 560 milioni di euro circa, come riporta anche La Repubblica.
Uscite di scena Equinox e Clessidra, rimarrebbe in lizza per l’altra tranche di azioni MPS in saldo il fondo guidato da Alberto Matta, Optimum. Voci di mercato comunicano che i due fratelli Aleotti saranno già di domenica a Siena per incontrare Mancini e Pieri, per studiare rapidamente le modalità di presentazione di una propria lista al rinnovo del CdA. L’attenzione degli analisti di borsa, invece, si è spostata, nella prossima settimana, alla presentazione dei conti di Rocca Salimbeni, di cui giovedì prossimo si conoscerà conto economico e politica dei dividendi. Probabili molte sorprese.
Questa serie di operazioni, effettuate con la distruzione del patrimonio della banca, costerà carissima alla città di Siena. Perché è stato calcolato che sulla vendita dell’8,2% di azioni di Banca Mps, la Fondazione registra una minusvalenza di circa 530 milioni di euro.
Oggi il capitale sociale di Mps vale circa 11,68 miliardi di azioni, tra ordinarie (10,99 miliardi) e privilegiate (681 milioni). Palazzo Sansedoni possedeva prima dell’inizio della vendita il 49% del capitale sociale pari a circa 5,7 miliardi di azioni in carico a 0,93 euro. Ha venduto azioni pari all’8,2% del capitale sociale (circa 957 milioni di titoli), a un prezzo medio di 0,376 euro per un incasso intorno a 360 milioni di euro contro un valore di carico di 890 milioni di euro.
E’ corretto dire che le azioni sono state svendute piuttosto che vendute?