"Stiamo valutando di avviare un'azione di responsabilità"
SIENA. Dopo le ultime esternazioni del nostro Presidente Profumo non possiamo rimanere in silenzio di fronte a dichiarazioni così offensive ed al limite della querela.
Teniamo a sottolineare che il nostro operato è sottoposto al giudizio esclusivo, sovrano e democratico degli iscritti che rappresentiamo e non certo di coloro che dovrebbero, invece, svolgere ben altri ruoli.
Come sindacato del Monte non possiamo accettare simili affermazioni da chi è arrivato da poco e non conosce la storia sindacale di questo Gruppo e della Banca in particolare. Avere delle relazioni industriali basate sulla concertazione non significava essere consociativi o peggio ancora, come dichiarato, “gestori dell’Azienda”. Lui stesso sa, essendo stato a capo di un altro Gruppo Bancario, cosa vuol dire trattare con i sindacati, non sta certo a noi ricordarglielo.
A dimostrazione della nostra autonomia e completa estraneità rispetto a quanto imputatoci, stiamo valutando con i nostri legali, come peraltro richiesto anche dai lavoratori nelle assemblee, di avviare un’azione di responsabilità verso la precedente gestione. Invitiamo lo stesso presidente Profumo, se ritiene che la Banca ed il Gruppo siano stati guidati da “cattivi imprenditori” che lo hanno preceduto, a percorrere la medesima strada.
Ci auguriamo comunque che i toni si stemperino e si possa tornare a “parlare” del futuro di 30000 lavoratori, la Fiba ed il Sindacato tutto sono pronti a fare come sempre la loro parte, come peraltro dimostrato anche durante l’ultima trattativa.
Teniamo a sottolineare che il nostro operato è sottoposto al giudizio esclusivo, sovrano e democratico degli iscritti che rappresentiamo e non certo di coloro che dovrebbero, invece, svolgere ben altri ruoli.
Come sindacato del Monte non possiamo accettare simili affermazioni da chi è arrivato da poco e non conosce la storia sindacale di questo Gruppo e della Banca in particolare. Avere delle relazioni industriali basate sulla concertazione non significava essere consociativi o peggio ancora, come dichiarato, “gestori dell’Azienda”. Lui stesso sa, essendo stato a capo di un altro Gruppo Bancario, cosa vuol dire trattare con i sindacati, non sta certo a noi ricordarglielo.
A dimostrazione della nostra autonomia e completa estraneità rispetto a quanto imputatoci, stiamo valutando con i nostri legali, come peraltro richiesto anche dai lavoratori nelle assemblee, di avviare un’azione di responsabilità verso la precedente gestione. Invitiamo lo stesso presidente Profumo, se ritiene che la Banca ed il Gruppo siano stati guidati da “cattivi imprenditori” che lo hanno preceduto, a percorrere la medesima strada.
Ci auguriamo comunque che i toni si stemperino e si possa tornare a “parlare” del futuro di 30000 lavoratori, la Fiba ed il Sindacato tutto sono pronti a fare come sempre la loro parte, come peraltro dimostrato anche durante l’ultima trattativa.
Fabio Brunamonti
Segretario Responsabile
FIBA CISL GRUPPO MPS