MONTERIGGIONI. Il dibattito proposto da Banca Monteriggioni era invitante e ha trovato personaggi in grado di svilupparlo con interventi degni di nota. Claudio Corsi, presidente Banca Monteriggioni, ha spiegato il motivo dell'incontro, motivato “dalla nostra convinzione che il mercato deve contribuire alla soluzione dei problemi sociali ed ambientali”.
Stefano Zamagni, presidente Agenzia per le Onlus, he sottolineato come Siena dovrebbe "muoversi", cioè con "un piano strategico per orientare lo sviluppo nel medio lungo termine: con il progresso economico, deve garantire l'equilibrio socio relazionale, la crescita culturale. Se ne devono fare carico le Istituzioni del territorio ma, in mancanza della loro iniziativa, la sollecitazione può partire da altri soggetti: dalla società civile o dalla business community. Altre realtà italiane hanno il loro piano e Siena, se vuole crescere, deve decidere la sua strategia”.
Nell'ambito nazionale e locale, per Zamagni, “il potere non può stare nelle mani di uno solo. La crisi è figlia di errori ideologici. Il primo è l’efficienza esasperata, causa di diseguaglianze: se sei più povero, non vali. I manager superpagati, invece, erano così efficienti che hanno fatto fallire le banche! L’altro errore è l’impresa, che può essere comprata e venduta secondo le convenienze. Ma per per contribuire allo sviluppo sostenibile e consentire agli altri di farlo, deve durare”.
Il direttore generale Roberto Mugnaini ha puntualizzato che BccM non teme “la competizione, ma lo sviluppo dev'essere sostenibile, senza depauperare il capitale, deve coniugare valore economico, produttività e pari opportunità. Si tratta di una nuova pelle del mercato, socialmente responsabile”.
L'assessore al patrimonio del Comune di Siena Massimo Bianchi ritiene che “Politica, categorie, associazioni, sono coinvolte nella ricerca degli strumenti che assicurano la crescita. Il Comune di Siena, con altre amministrazioni della provincia, ha attuato misure di sostegno ai lavoratori; aiuti alle imprese con un aumento di capitale Fises e con strumenti per superare la difficile congiuntura. Sarà mantenuto nel 2010 il livello degli investimenti del Comune, compatibilmente con i vincoli del patto di stabilità interno e le risorse disponibili. Altra cosa utile per gli imprenditori è l'accelerazione dei pagamenti: nei primi 9 mesi 2009, i tempi del Comune per pagare fatture e spese si sono ridotti di 20 giorni rispetto al 2008”.
Per Vittorio Galgani vicepresidente della Fondazione Monte dei Paschi “non è necessario partire da zero. Esiste una parte di economia della nostra provincia che progetta ed opera uno sviluppo compatibile. Fondazione Mps coniuga etica ed economia, aiuta le iniziative che creano valore economico e sociale. L’attenzione ai diversi portatori d’interesse, non solo ai grandi gruppi, ha costruito le premesse per una crescita basata su sostenibilità finanziaria, partecipazione all’economia reale”.
Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena, ritiene opportuno “che soggetti diversi si confrontino sullo sviluppo solidale, poiché è un indicatore della rete reticolare che avvicina istituzioni, cittadini e soggetti intersezione, come la Camera di Commercio. Questi ultimi sono importanti nella nostra provincia, povera di grande aziende ma ricca di Pmi. Un’impresa non è grande solo per il fatturato, ma per la ricchezza del suo capitale umano e per la capacità di aggregare conoscenze e competenze. In provincia, le reti ci sono, ma devono funzionare meglio. Certo, per distribuire ricchezza, prima bisogna crearla. Siamo ad un tasso di disoccupazione del 4%: basso rispetto alla media nazionale ma le competenze culturali e scientifiche di Siena, il terzo settore, devono ancor più collaborare per uno sviluppo basato sulla promozione della persona, sulla valorizzazione di un ambiente socialmente superiore di cui la nostra provincia può ancora vantarsi”.
Stefano Zamagni, presidente Agenzia per le Onlus, he sottolineato come Siena dovrebbe "muoversi", cioè con "un piano strategico per orientare lo sviluppo nel medio lungo termine: con il progresso economico, deve garantire l'equilibrio socio relazionale, la crescita culturale. Se ne devono fare carico le Istituzioni del territorio ma, in mancanza della loro iniziativa, la sollecitazione può partire da altri soggetti: dalla società civile o dalla business community. Altre realtà italiane hanno il loro piano e Siena, se vuole crescere, deve decidere la sua strategia”.
Nell'ambito nazionale e locale, per Zamagni, “il potere non può stare nelle mani di uno solo. La crisi è figlia di errori ideologici. Il primo è l’efficienza esasperata, causa di diseguaglianze: se sei più povero, non vali. I manager superpagati, invece, erano così efficienti che hanno fatto fallire le banche! L’altro errore è l’impresa, che può essere comprata e venduta secondo le convenienze. Ma per per contribuire allo sviluppo sostenibile e consentire agli altri di farlo, deve durare”.
Il direttore generale Roberto Mugnaini ha puntualizzato che BccM non teme “la competizione, ma lo sviluppo dev'essere sostenibile, senza depauperare il capitale, deve coniugare valore economico, produttività e pari opportunità. Si tratta di una nuova pelle del mercato, socialmente responsabile”.
L'assessore al patrimonio del Comune di Siena Massimo Bianchi ritiene che “Politica, categorie, associazioni, sono coinvolte nella ricerca degli strumenti che assicurano la crescita. Il Comune di Siena, con altre amministrazioni della provincia, ha attuato misure di sostegno ai lavoratori; aiuti alle imprese con un aumento di capitale Fises e con strumenti per superare la difficile congiuntura. Sarà mantenuto nel 2010 il livello degli investimenti del Comune, compatibilmente con i vincoli del patto di stabilità interno e le risorse disponibili. Altra cosa utile per gli imprenditori è l'accelerazione dei pagamenti: nei primi 9 mesi 2009, i tempi del Comune per pagare fatture e spese si sono ridotti di 20 giorni rispetto al 2008”.
Per Vittorio Galgani vicepresidente della Fondazione Monte dei Paschi “non è necessario partire da zero. Esiste una parte di economia della nostra provincia che progetta ed opera uno sviluppo compatibile. Fondazione Mps coniuga etica ed economia, aiuta le iniziative che creano valore economico e sociale. L’attenzione ai diversi portatori d’interesse, non solo ai grandi gruppi, ha costruito le premesse per una crescita basata su sostenibilità finanziaria, partecipazione all’economia reale”.
Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena, ritiene opportuno “che soggetti diversi si confrontino sullo sviluppo solidale, poiché è un indicatore della rete reticolare che avvicina istituzioni, cittadini e soggetti intersezione, come la Camera di Commercio. Questi ultimi sono importanti nella nostra provincia, povera di grande aziende ma ricca di Pmi. Un’impresa non è grande solo per il fatturato, ma per la ricchezza del suo capitale umano e per la capacità di aggregare conoscenze e competenze. In provincia, le reti ci sono, ma devono funzionare meglio. Certo, per distribuire ricchezza, prima bisogna crearla. Siamo ad un tasso di disoccupazione del 4%: basso rispetto alla media nazionale ma le competenze culturali e scientifiche di Siena, il terzo settore, devono ancor più collaborare per uno sviluppo basato sulla promozione della persona, sulla valorizzazione di un ambiente socialmente superiore di cui la nostra provincia può ancora vantarsi”.