COLLE DI VAL D'ELSA. Sviluppare una rete istituzionale a livello di area per rispondere alla crisi, aiutando le imprese e i lavoratori a superare il difficile momento.
E’ quanto è emerso dall’iniziativa “Al fianco di lavoratori e famiglie per vincere la crisi” che si è svolta nei giorni scorsi a Colle di Val d’Elsa con la partecipazione del candidato sindaco colligiano per il centrosinistra, Paolo Brogioni; della candidata sindaco di Poggibonsi per il centrosinistra, Lucia Coccheri e del segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati.
“In Valdelsa – ha detto Brogioni – la crisi sta colpendo soprattutto il settore della camperistica e dell’edilizia, oltre al comparto dei beni voluttuari. Le istituzioni locali, pur non avendo competenze dirette, sono sempre state vicine ai lavoratori e alle imprese per garantire lo sviluppo economico e difendere i livelli occupazionali. Colle, come il resto della provincia, ha bisogno di un impegno riformatore straordinario, in grado di comprendere il presente e di progettare il futuro dando nuove risposte ai nuovi problemi. Su queste basi, intendiamo attivare incentivi per favorire la riqualificazione e l’adeguamento energetico degli edifici pubblici e privati; promuovere l’uso delle energie rinnovabili e una rigenerazione del settore economico; sostenere una politica specifica di formazione e di ricerca, implementando le attività del Polo universitario colligiano e collaborando con l’amministrazione provinciale per l’attivazione dell’Istituto Tecnico Superiore, rivolto a materie energetiche e scientifiche”.
Il tema della crisi in Valdelsa è stato evidenziato anche da Lucia Coccheri. “Parlare di lavoro non è mai stato semplice. La prima cosa che va detta quando affrontiamo un tema come quello delle crisi economica è che la politica nazionale stenta, in questa fase, a trovare soluzioni adeguate alla crisi, sia in termini di strumenti che di risorse. Quello che noi possiamo fare, è valorizzare le politiche di area, mettere in rete le esperienze fatte finora e cercare di riconvertire il modello di sviluppo verso nuove soluzioni cercando di immaginare una ripartenza dell'economia. A mio avviso, gli enti locali possono mettere in atto due tipi di politiche per il lavoro: da un lato, le politiche 'passive', fatte di sostegno al reddito e, dall'altro, le politiche 'attive', che si traducono in una serie di azioni volte a dotare il territorio di infrastrutture materiali e immateriali, a valorizzare le eccellenze, ad essere interlocutori attivi nei confronti della Provincia sul fronte della formazione, dell’orientamento e del riorientamento al lavoro. Tutto questo in un'ottica necessariamente di area e insieme a tutti i soggetti coinvolti.
Tutte azioni che intendiamo portare avanti con serietà e determinazione”.
Dal segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati è venuto, invece, un contributo sulla crisi partendo da un’ottica più ampia. “La crisi presenta forti incognite sulla sua ampiezza e sulla sua durata, ma sicuramente ridisegnerà l’economia del mondo. Per questo, occorre reagire guardando al lungo periodo, partendo da uno sviluppo della nostra capacità di innovazione e da una risposta concreta all’aumento dell’inflazione, un elemento che la crisi non muterà. Nel nostro Paese manca un progetto di ripresa e di risposta alle reali esigenze dei cittadini. Ne è una prima testimonianza la riforma della scuola, che penalizzerà il nostro sistema sociale e la qualità dell’offerta formativa. Per questi motivi, occorre andare a votare alle prossime elezioni amministrative ed europee, per difendere il sistema di valori e di coesione sociale e favorire una coalizione che riesca a coniugare lavoro e vita sociale”.
E’ quanto è emerso dall’iniziativa “Al fianco di lavoratori e famiglie per vincere la crisi” che si è svolta nei giorni scorsi a Colle di Val d’Elsa con la partecipazione del candidato sindaco colligiano per il centrosinistra, Paolo Brogioni; della candidata sindaco di Poggibonsi per il centrosinistra, Lucia Coccheri e del segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati.
“In Valdelsa – ha detto Brogioni – la crisi sta colpendo soprattutto il settore della camperistica e dell’edilizia, oltre al comparto dei beni voluttuari. Le istituzioni locali, pur non avendo competenze dirette, sono sempre state vicine ai lavoratori e alle imprese per garantire lo sviluppo economico e difendere i livelli occupazionali. Colle, come il resto della provincia, ha bisogno di un impegno riformatore straordinario, in grado di comprendere il presente e di progettare il futuro dando nuove risposte ai nuovi problemi. Su queste basi, intendiamo attivare incentivi per favorire la riqualificazione e l’adeguamento energetico degli edifici pubblici e privati; promuovere l’uso delle energie rinnovabili e una rigenerazione del settore economico; sostenere una politica specifica di formazione e di ricerca, implementando le attività del Polo universitario colligiano e collaborando con l’amministrazione provinciale per l’attivazione dell’Istituto Tecnico Superiore, rivolto a materie energetiche e scientifiche”.
Il tema della crisi in Valdelsa è stato evidenziato anche da Lucia Coccheri. “Parlare di lavoro non è mai stato semplice. La prima cosa che va detta quando affrontiamo un tema come quello delle crisi economica è che la politica nazionale stenta, in questa fase, a trovare soluzioni adeguate alla crisi, sia in termini di strumenti che di risorse. Quello che noi possiamo fare, è valorizzare le politiche di area, mettere in rete le esperienze fatte finora e cercare di riconvertire il modello di sviluppo verso nuove soluzioni cercando di immaginare una ripartenza dell'economia. A mio avviso, gli enti locali possono mettere in atto due tipi di politiche per il lavoro: da un lato, le politiche 'passive', fatte di sostegno al reddito e, dall'altro, le politiche 'attive', che si traducono in una serie di azioni volte a dotare il territorio di infrastrutture materiali e immateriali, a valorizzare le eccellenze, ad essere interlocutori attivi nei confronti della Provincia sul fronte della formazione, dell’orientamento e del riorientamento al lavoro. Tutto questo in un'ottica necessariamente di area e insieme a tutti i soggetti coinvolti.
Tutte azioni che intendiamo portare avanti con serietà e determinazione”.
Dal segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati è venuto, invece, un contributo sulla crisi partendo da un’ottica più ampia. “La crisi presenta forti incognite sulla sua ampiezza e sulla sua durata, ma sicuramente ridisegnerà l’economia del mondo. Per questo, occorre reagire guardando al lungo periodo, partendo da uno sviluppo della nostra capacità di innovazione e da una risposta concreta all’aumento dell’inflazione, un elemento che la crisi non muterà. Nel nostro Paese manca un progetto di ripresa e di risposta alle reali esigenze dei cittadini. Ne è una prima testimonianza la riforma della scuola, che penalizzerà il nostro sistema sociale e la qualità dell’offerta formativa. Per questi motivi, occorre andare a votare alle prossime elezioni amministrative ed europee, per difendere il sistema di valori e di coesione sociale e favorire una coalizione che riesca a coniugare lavoro e vita sociale”.