SIENA. In provincia di Siena nessun settore è esente dalla crisi. “ E’ la novità rispetto ad altri momenti” dice Paola Bittarello della segreteria provinciale della Cgil per il settore delle attività produttive e dell’artigianato. Certo, ancora gli effetti della crisi non sono del tutto chiari. Nel mondo produttivo senese in questi primi giorni dell’anno si trattiene il respiro e si naviga a vista in attesa dell’arrivo di quella che potrebbe essere una gran tempesta. Nel frattempo, un segnale poco incoraggiante sta nel calo dei consumi “per cui ci sono difficoltà” rileva la sindacalista.
Ma vediamo anche con il suo aiuto qual è la situazione.
La crisi si manifesta in maniera più evidente il Val d’Elsa, la zona più industrializzata della provincia di Siena. In Valdichiana il quadro è meno eclatante ma i posti di lavoro si perdono ugualmente nelle imprese piccole che fanno meno notizia.
Preoccupa in Val d’elsa la camperistica: 4000 addetti compreso l’indotto. Una produzione che rappresenta l’80% di tutto il territorio nazionale. Le aziende hanno i piazzali pieni con vendite che sono calate del 25%. Negli ultimi mesi dello scorso anno si è registrato un aumento di cassa integrazione ordinaria. Una situazione che ha avuto effetti negativi anche per le piccole aziende artigiane dell’indotto e le conseguenze peggiori secondo Bittarello sono state per quei lavoratori senza ammortizzatori sociali.
Alcuni dati recenti sulla cassa integrazione ordinaria.
Alla Trigano 335 in cassa integrazione su 484 dipendenti. Alla Rimor 150 persone in Cigo fino ad aprile su 270 dipendenti. Alla Mg Luis di Colle val d’Elsa 27 in cassa integrazione su 33 lavoratori. Alla Caravan Valley di Casole 36 su 42 in Cigo. Una crisi quella della camperistica che investe anche il versante fiorentino con la Laika. L
o scorso dicembre c’è stato un incontro a Siena sindacati e associazioni di categoria: Cna, Confartigianato. Confindustria e Confapi.
“Noi – ricorda Bittarello – abbiamo proposto di discutere su come uscire dalla crisi in maniera positiva. Nel senso che tipo di produzione fare per il futuro, puntando magari sull’innovazione, cosa che non è stata fatta in questi anni. Risposte non ne abbiamo avute. Eppure questa è l’occasione per proporre nuove idee e innovazione nella produzione”.
Rcr Ex Calp di Colle
La difficile situazione passata non è ancora del tutto recuperata. Non si dormono sonni tranquilli. Anche perché il mercato oggi è in difficoltà. L’azienda sta camminando ma ancora secondo la sindacalista “le gambe non sono ancora solide”. C’è ancora la cassa integrazione straordinaria che viene dalla passata ristrutturazione che termina a giugno riguardante una quarantina dei 500 dipendenti. Florence di Casole ha chiuso completamente essendo andata in liquidazione volontaria: 152 persone in gran parte donne hanno perduto il lavoro. Produceva statuine di resina dipinte a mano per il mercato americano. Costose perché realizzate artigianalmente. Per un certo periodo ha lavorato anche con la Disney che utilizzava le statuine per i suoi film in cartone animato. Una crisi che si è progressivamente aggravata dopo l’attentato alle Torri gemelle a New York.
Bayer
La multinazionale se ne va da Rosia. C’è stato un accordo per l’uscita con incentivi. Che verranno dati anche alle aziende che assumeranno i dipendenti. In 35 ancora aspettano. Altri andranno nello stabilimento della Bayer in Lombardia
Whirlpool
C’è stata cassa integrazione per qualche giorno. Una situazione da monitorare. Ma l’aspetto negativo è che 120 contratti a termine non sono stati rinnovati. Un fenomeno quasi generalizzato nel mondo del lavoro senese.
Sipi Torrenieri
Produce surgelati., Tutti i 15 dipendenti sono in cassa integrazione
Università
E’ ancora aperto il problema dei dipendenti della coop Solidarietà che svolge servizi per l’ateneo. I contratti sono stati prorogati per tre mesi. Ma occorre trovare soluzioni alternative per chi perderà il lavoro, a partire dai portatori di handicap
Amiata Cotto senese
Cassa integrazione per 54 degli 88 dipendenti.
Imer International di Rapolano
Azienda meccanica di produzione motori. Già fatta la cassa integrazione per 95 dei 115 dipendenti.
Settore edile
Nel 2008 ha avuto uno stop dopo anni di crescita con ricadute negative nel settore dei laterizi che nel senese investono la Laterizi Arbia, Irl, Tempora Bettolle-
Agricoltura
Non sembrano esserci particolari difficoltà e ricadute negative derivanti dalle vicende del Brunello. L’ occupazione regge. Per fortuna