Franco Ceccuzzi.
“Per resistere alla crisi e pensare al futuro – ha detto Ceccuzzi – è necessario considerare che le infrastrutture primarie di ogni territorio sono i lavoratori e le imprese. Le persone sono la prima risorsa di un territorio e la crisi, che espelle tanti lavoratori dal mercato del lavoro, impoverisce le nostre comunità. Adesso, però, non stiamo parlando delle sorti della singola azienda, ma del futuro di tutto il nostro sistema produttivo. Anche in provincia di Siena, dove è più alta di quota di Pil legata ai servizi, il manifatturiero ha subito colpi molti duri. L’industria è decisiva per le esportazioni e per la ricchezza del territorio in modo non compensabile da altri settori. Per questo, dobbiamo investire molte risorse negli ammortizzatori sociali, inventando anche di nuovi che per attrarre nuove produzioni manifatturiere”.
“In questo contesto – ha aggiunto Ceccuzzi – lo strumento del credito è decisivo. L’accordo tra Abi e Ministero dell’Economia sulla moratoria dei debiti delle Pmi, giunto con quasi un anno di ritardo, va considerato come un contratto nazionale al quale si può far seguire una contrattazione decentrata. Ritengo, quindi, un’ottima iniziativa quella della Provincia di Siena, che ha convocato un tavolo sul credito per arrivare alla stipula di un accordo tra tutto il sistema bancario operante in provincia per implementare, migliorare e allungare nel tempo gli strumenti della moratoria. E’ necessaria, poi, la ricapitalizzazione di Fises per sostenere la liquidità della piccolissima impresa e, sulla scia dell’esempio di Bologna, promuovere un accordo su un pacchetto anticrisi che includa anche i lavoratori atipici e gli autonomi. Per quanto riguarda Siena – ha concluso Ceccuzzi – è in sofferenza anche l’economia protetta, vista la crisi dell’Università e le difficoltà del Policlinico Le Scotte. Dobbiamo promuovere il loro rilancio per continuare a garantire il benessere di Siena, della provincia e della Toscana”.
Antonella Mansi.
“I nostri due obiettivi primari – ha detto la presidente di Confindustria Toscana delineando la situazione delle imprese toscane – sono uscire dalla crisi e cambiare marcia alla Toscana e all’Italia. Qui la crisi è stata gestita in un clima di grande coesione, grazie anche al sindacato e al forte patrimonio di relazioni sociali. Confindustria Toscana e tutto il sistema Confindustria ha sostenuto e sostiene l’estensione degli ammortizzatori sociali. Il sistema politico ha la responsabilità di fare programmi e di prendere decisioni, perché la ripresa sarà lenta e selettiva. Su queste basi, dobbiamo lavorare per reindustrializzare il nostro territorio, aumentando la competitività delle imprese e del contesto dove operano. Anche la Toscana e Siena vanno riposizionate in termini di attrattività. Gli investimenti nella green economy, in un’ottica di sostenibilità, ci aiuteranno ad uscire dalla crisi, ma non dobbiamo deragliare dal nostro sistema di sviluppo, rafforzando, anche nel sistema bancario, il rapporto con il territorio e tutelando l’aspetto sociale”.
Maurizio Cenni.
“Sul territorio provinciale – ha detto il primo cittadino senese – la crisi si presenta con problematiche diverse e con un livello produttivo assistito finora con strumenti che in altre realtà non esistono. Tutto questo ha tamponato le crisi degli ultimi anni, ma ha abbassato le capacità imprenditoriali che ora, invece, sarebbero necessarie. Per uscire dalla crisi, quindi, dobbiamo, in primo luogo, continuare a garantire il sistema di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito, iniziando a ragionare e a puntare su settori anticiclici. A Siena uno degli appuntamenti più importanti sarà il regolamento urbanistico, che può dare risposte su più versanti e rimettere in moto il sistema delle imprese, con l’impegno di tutti i soggetti coinvolti”.
Gabriello Mancini.
L’intervento del presidente della Fondazione Mps si è concentrato sugli strumenti messi in campo finora, sia di carattere ordinario che straordinario, per rispondere alla crisi. “La Fondazione Mps – ha detto Mancini – è intervenuta per ricapitalizzare Fises e con il bando straordinario che ha sostenuto lo sviluppo economico e il settore sociale, destinando oltre 4,5 milioni di euro agli ammortizzatori sociali. Accanto a questi strumenti straordinari, ne abbiamo promossi altri ordinari nel settore della ricerca e delle energie rinnovabili, insieme alla Provincia e ad altre istituzioni, e con accordi di programma con la Regione Toscana su sanità e cultura. In questi giorni – ha aggiunto Mancini – stiamo redigendo i documenti programmatici per il nuovo mandato, puntando su una maggiore selezione qualitativa dei progetti e sul mantenimento del principio di sussidiarietà che caratterizza ogni nostro intervento.
Simone Bezzini.
“Attraverso le risorse erogate dalla Fondazione Mps con il bando straordinario anticrisi – ha detto il presidente dell’amministrazione provinciale – la Provincia è riuscita a metter in campo interventi concreti a sostegno dei lavoratori, delle loro famiglie e delle imprese. Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo firmato il protocollo per anticipare il trattamento di cassa integrazione straordinaria o in deroga ai lavoratori residenti in provincia di Siena, in attesa delle erogazioni da parte dell’Inps. La crisi e le misure per farvi fronte rimangono una delle nostre priorità e su questo tema vogliamo coinvolgere tutti i soggetti interessati. Per questo motivo, nei primi giorni di ottobre convocheremo un consiglio provinciale straordinario aperto alle organizzazioni di categoria e ai sindacali per fare il punto sulla situazione in provincia di Siena e mettere in campo idee e risorse per stimolare vie d’uscita adeguate”.