CHIUSI. Chiusi cerca di riscoprire le sue radici più vive e autentiche, valorizzando le produzioni agricole locali.
Lo conferma la Festa dell’uva e del vino che si chiudi domani (26 settembre) con numerose iniziative, e che oggi (25 settembre) ha consentito di fare la “fotografia” sui problemi e le speranze del mondo rurale di un’intera area, grazie a un convegno organizzato dai Terzieri, dal Comune, dalla Cia e da Banca Valdichiana.
A Chiusi, ad esempio, ci sono diverse decine di produttori vinicoli, con qualche etichetta di eccellenza e il riferimento della cantina sociale di Cetona. Ed ora si affaccia la prospettiva di un mercato stabile della filiera corta di zona, secondo il progetto annunciato dall’assessore Stefano Scaramelli. Si prova anche in questo modo a innalzare la qualità della vita, recuperando il valore del cibo e della cultura a cui è legato.
“Ormai è un problema di dignità del mondo agricolo e degli agricoltori" come ha ricordato Susanna Cenni, deputato e membro della commissione agricoltura, facendo esempi eclatanti sulla scarsa redditività di alcune produzioni, o del “dibattito acceso per un lieve aumento della pasta, in un Paese dove si cambiano in continuazione cellulari”.
Insomma, c’è una società da ripensare, mentre le difficoltà non mancano. Al punto che il presidente di zona della Cia e produttore vitivinicolo, Roberto del Buono, non si augura che il suo giovane figlio continui la sua professione, palesando una scarsa speranza per il futuro.
Ma Chiusi prova comunque a sostenere l’agricoltura, come dimostra il mercatino della filiera corta in corso in questo fine settimana, oppure i venti produttori agricoli che si presentano in pianta stabile ai mercati settimanali. Poi c’è il monito del centro carni, che avrebbe dovuto occuparsi della macellazione di capi provenienti da tutta l’Italia centrale, a ricordarci pericolose derive del passato (altro che filiera corta!).
Proprio Susanna Cenni, su richiesta dell’allora sindaco Luca Ceccobao, mise le basi per l’operazione andata in porto nei giorni scorsi, di passaggio di proprietà al Comune.
“Ora quell’immensa struttura – come ha ricordato il vicesindaco Fausto Bardini – dovrà diventare un centro produttivo, dunque un’occasione di sviluppo”.
Il convegno è stata anche l’occasione da parte del funzionario Cia Gianni Brandani di descrivere l’evoluzione della denominazione ed etichettatura, mentre il direttore di Banca Valdichiana Fulvio Benicchi ha descritto le opportunità di sostegno offerte al settore.
Intanto, la Festa dell’uva e del vino chiude i battenti domani con il consueto, ricco programma. Alle 9 inizia il Mercatino di Porsenna, nel centro storico, che si caratterizza per i prodotti artigianali ed enogastromici locali. Alle 11.30 alla messa ci sarà una consegna dei doni della terra da parte dei terzieri. Alle 15.30 è prevista la sfilata in costume e, a seguire, l’esibizione di sbandieratori e tamburini dei terzieri e giochi per ragazzi, in piazza Duomo. In contemporanea parte il percorso sotterraneo Vinovagando, seguito dall’apertura delle cantine e dell’enoteca Ais. Alle 18 si aggiungeranno le bancarelle etniche del mercatino DiVino. Quindi, cene nelle taverne dei Terzieri e “DoDiVino”, contest tra gruppi emergenti.