
di Augusto Mattioli
SIENA. La Finanziaria Senese di Sviluppo si attrezza perché il sistema delle imprese possa rispondere alle difficoltà dell’economia senese causate dalla crisi.
Lo ha fatto con un aumento di capitale deciso dall’assemblea dei soci di dieci milioni interamente sottoscritto da “mamma" Fondazione Montepaschi oggi con il 30.33% socio di maggioranza. Che poi aggiunge altri tre milioni al gruzzolo della Fises con la sottoscrizione di tre dei sei milioni del prestito obbligazionario che ha lanciato.
Gli altri tre milioni – si è augurato questa mattina (26 aprile) nel corso della conferenza stampa nella quale sono state illustrate le decisioni del cda il presidente della Fises Stefano Bernardini – potrebbero essere sottoscritti dal sistema economico locale a partire da quello bancario. Banca Montepaschi ma non solo…
Gabriello Mancini spiegando le motivazioni per le quali la Fondazione Montepaschi ha aperto i cordini della borsa ha sottolineato che “in questo periodo di crisi stiamo dando risposte interessanti e risolutive per il sostegno all’economia del territorio senese valorizzando lo strumento Fises (oggi con un capitale di 80 milioni ndr) che è nato per volontà politica delle istituzioni senesi”.
Soci della finanziaria, il cui scopo è appunto quello di contribuire allo sviluppo economico del territorio di competenza con interventi a favore delle attività economiche, sono oltre alla Fondazione, il Comune di Siena e la Provincia con il 21, 86% ciascuno e la Camera di Commercio con il 25, 95%.
In ogni caso il ruolo della Fondazione Mps per fare in modo che la Fises possa incidere con il suo lavoro nell’economia provinciale è determinante avendo contribuito dal 2008 a questo inizio d’anno con 28 milioni di euro alla sua dotazione.
Mancini ha fatto sapere come lo strumento della Fises sia guardato con interesse anche fuori dell’ambito provinciale. ”Ci sono territori di altre province – ha detto – che mostrano attenzione a ciò che fa la finanziaria senese. Si tratta di zone vicine al confine con il senese”. Ad esempio la zona di Barberino formalmente in provincia di Firenze ma strettamente connessa con la zona industriale di Poggibonsi o alcuni paesi del grossetano.
Un’esperienza che resta, comunque, difficilmente esportabile. Una Fondazione Mps non si trova tanto facilmente.
Riguardo l’attività della finanziaria sono stati forniti alcuni dati. Nel primo trimestre di quest’anno sono stati deliberati 3 milioni e 214 mila euro per 36 operazioni in vari settori di intervento privilegiando le piccole e medie imprese nei settori trainanti e strategici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo ha fatto con un aumento di capitale deciso dall’assemblea dei soci di dieci milioni interamente sottoscritto da “mamma" Fondazione Montepaschi oggi con il 30.33% socio di maggioranza. Che poi aggiunge altri tre milioni al gruzzolo della Fises con la sottoscrizione di tre dei sei milioni del prestito obbligazionario che ha lanciato.
Gli altri tre milioni – si è augurato questa mattina (26 aprile) nel corso della conferenza stampa nella quale sono state illustrate le decisioni del cda il presidente della Fises Stefano Bernardini – potrebbero essere sottoscritti dal sistema economico locale a partire da quello bancario. Banca Montepaschi ma non solo…
Gabriello Mancini spiegando le motivazioni per le quali la Fondazione Montepaschi ha aperto i cordini della borsa ha sottolineato che “in questo periodo di crisi stiamo dando risposte interessanti e risolutive per il sostegno all’economia del territorio senese valorizzando lo strumento Fises (oggi con un capitale di 80 milioni ndr) che è nato per volontà politica delle istituzioni senesi”.
Soci della finanziaria, il cui scopo è appunto quello di contribuire allo sviluppo economico del territorio di competenza con interventi a favore delle attività economiche, sono oltre alla Fondazione, il Comune di Siena e la Provincia con il 21, 86% ciascuno e la Camera di Commercio con il 25, 95%.
In ogni caso il ruolo della Fondazione Mps per fare in modo che la Fises possa incidere con il suo lavoro nell’economia provinciale è determinante avendo contribuito dal 2008 a questo inizio d’anno con 28 milioni di euro alla sua dotazione.
Mancini ha fatto sapere come lo strumento della Fises sia guardato con interesse anche fuori dell’ambito provinciale. ”Ci sono territori di altre province – ha detto – che mostrano attenzione a ciò che fa la finanziaria senese. Si tratta di zone vicine al confine con il senese”. Ad esempio la zona di Barberino formalmente in provincia di Firenze ma strettamente connessa con la zona industriale di Poggibonsi o alcuni paesi del grossetano.
Un’esperienza che resta, comunque, difficilmente esportabile. Una Fondazione Mps non si trova tanto facilmente.
Riguardo l’attività della finanziaria sono stati forniti alcuni dati. Nel primo trimestre di quest’anno sono stati deliberati 3 milioni e 214 mila euro per 36 operazioni in vari settori di intervento privilegiando le piccole e medie imprese nei settori trainanti e strategici.
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