Sul tema posizioni divergenti di Camusso e Profumo
CHIANCIANO TERME. (a. m.) Si è svolto stamane a alle Terme di Chiancciano l’incontro tra Susanna Camusso, segretario nazionale della Cgil, e Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi.
Camusso ha esordito dicendo che “Il Jobs act è sbagliato, è costruito su una promessa al Paese che non trova riscontro nel testo approvato alla Camera. Il presidente Renzi è un po’ confuso, confonde i processi di ristrutturazione con l’art. 18”.
Sull’argomento il presidente di Mps, Alessandro Profumo, ha espresso naturalmente un parere opposto, e l’ha fatto a margine dibattito: “Il Jobs act è una misura giusta per ricreare le condizioni per cui gli imprenditori possano riprendere ad investire dopodiché, perché questo avvenga, bisogna ricreare anche fiducia nel futuro e in parte devono ricrearla loro, cioé non aspettare sempre che qualcun altro faccia qualcosa. Dobbiamo tutti quanti metterci al lavoro”.
Nel proseguio del suo intervento Camusso ha spiegato: “Bisogna smettere di fare una caricatura delle posizioni del sindacato: è segno di debolezza non di forza. Noi abbiamo provato a dialogare, a dire in tutte le salse che era il caso di disegnare il futuro ma se nessuno ti ascolta non possiamo sempre stare zitti. Io provo a cambiare con il 12 dicembre”. Non è mancato l’accenno all’Ilva di Taranto e ad un eventuale intervento dello Stato: “Siamo sempre stati fautori del patto che nei settori strategici dell’economia, se non si trovano imprenditori privati, ben venga il pubblico. Penso – ha puntualizzato – che questa sia una strada utile. Bisognerà vederla concretamente, perché Ilva è un complesso progetto di recupero ambientale, oltre che di rilancio industriale. Almeno su questo Renzi ci ha ascoltati”.
Sull’argomento Monte dei Paschi, il segretario della Cgil ha glissato, come già aveva fatto a Poggibonsi qualche settimana fa. Ma è stato il presidente Profumo ad affrontare il discorso sindacale, parlando del contratto dei bancari, su cui ci sono “punti di partenza diversi” ma “ci sarà un momento in cui si dovrà trovare una sintesi”. Lo ha detto Alessandro Profumo nella doppia veste di presidente del Monte dei Paschi e del Comitato dell’Abi. “Le posizioni sono chiare: c’è un punto di vista nostro che vede con preoccupazione i cambiamenti strutturali nel nostro settore e i colleghi del sindacato dicono: non siamo in grado di gestire questa strutturalità del cambiamento del costo del lavoro. Siamo in una fase in cui bisogna vedere l’equilibrio di queste componenti. Ci sarà un momento in cui si dovrà trovare una sintesi. Ci sarà anche un momento in cui sarà necessario consultare i lavoratori”.
A proposito del piano di ristrutturazione della banca già inviato ed in attesa di giudizio, il top manager ha apiegato: “Non posso dire assolutamente niente; da Francoforte, contrariamente a quanto è stato detto nei giorni scorsi, non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di revisione del piano. Stanno lavorando, vedremo poi che cosa ci diranno”. Ed ha aggiunto che “per definizione, preferiscono non fare previsioni”.