Una forza moderata con idee nuove e capacità di proposte
di Augusto Mattioli
SIENA. Presentata a Siena questo pomeriggio la sezione senese di Italia futura il movimento voluto dal presidente della Ferrari Montezemolo, già presidente di Confindustria. Un movimento che punta alla formazione di una forza moderata che vada oltre gli attuali partiti che come ha detto il coordinatore nazionale nella conferenza stampa tenuta nella sede di via Montanini non sono stati in grado di dare delle prospettive di rinnovamento al nostro paese. Un movimento che faccia leva sul cosiddetto civismo “e che parta da un ricambio della politica a partire dal sistema dei partiti e dalla società civile – ha sostenuto il coordinatore nazionale Federico Vecchioni – che possa portare ad idee nuove e avere capacità di proposta”. In sostanza creare le basi per una nuova offerta politica che dovrebbe andare pescare come già accennato nell’area moderata. A Siena Italia Futura si appoggia ad una lista civica che già c’è. Quella di Siena futura di Mauro Marzucchi di cui è responsabileAnna Maria Beligni che fino alla crisi della giunta Ceccuzzi ha fatto parte della coalizione di centro sinistra. E sta ancora lavorando per tornarci. Viene da chiedersi se le posizioni di Siena Futura i cui aderenti provengono in gran parte dall’esperienza socialista edi Italia futura siano coincidenti e sovrapponibili.
Di seguito la relazione della presidente Maria Beligni.
“Abbiamo aperto questa sede per dar voce a tutte quelle persone che vogliano portare idee e innovazione, perché oltre alle linee guida dettate dal nazionale, sul territorio abbiamo intenzione di costruire qualcosa di totalmente partecipato. Puntando su due fattori fondamentali per far ripartire la città e la provincia: il territorio e la cultura. Il territorio perché è il valore più grande in assoluto, quello che porta il nome di questa città nel mondo. Esso va non solo mantenuto ma anche valorizzato. Perché mancano i servizi adeguati. E questo è il primo punto da cui partiremo.Poi la cultura: tutti sappiamo quanto essa sia importante e quanto lo sia ancora di più in una città come Siena eppure va ancora acquisita la consapevolezza di essere una città interculturale in tutto e per tutto.
Lavorare, dunque, nella direzione di una ricostruzione che è necessaria e lo è anche attraverso i giovani e le donne, attraverso le possibilità nuove di fare impresa, di creare. Per far sì che i giovani non vadano a cercare altre ‘americhe’ ma che abbiano voglia di star qui perché il loro territorio può offrire un futuro migliore. Questo – prosegue Beligni – non significa rottamare, anzi. Se Siena è arrivata ad essere ciò che è stata fino a poco tempo fa, lo deve alla sua capacità di sapersi rinnovare pur restando attaccata alle proprie tradizioni. Questa è la nostra intenzione: rinnovare in stile senese, come la città, lei da sola, ci ha sempre insegnato. Senza rotture e cambiamenti radicali. Per far questo non si può prescindere da quel che di buono è stato fatto, perché non è detto che il nuovo vada sempre bene. La formula perfetta, per noi, è la sapiente fusione tra la conoscenza del vecchio e l’entusiasmo, la voglia di fare del giovane. Per questo ho accettato di essere la presidente di Italia Futura Siena: in quanto donna, mi piace dar voce ai giovani e alle donne soprattutto ma ho sempre amato le sfide, sono una combattiva e tenace e ho trovato in questo progetto qualcosa che mi rispecchiava. Vorrei riuscire quindi a dare un contributo per traghettare la nostra città verso il futuro che più le spetta. Con la disponibilità al confronto con tutti e ad incontri anche con altre realtà del territorio. Perché i senesi, oggi, hanno bisogno di qualcuno in cui riporre davvero la fiducia”.
SIENA. Presentata a Siena questo pomeriggio la sezione senese di Italia futura il movimento voluto dal presidente della Ferrari Montezemolo, già presidente di Confindustria. Un movimento che punta alla formazione di una forza moderata che vada oltre gli attuali partiti che come ha detto il coordinatore nazionale nella conferenza stampa tenuta nella sede di via Montanini non sono stati in grado di dare delle prospettive di rinnovamento al nostro paese. Un movimento che faccia leva sul cosiddetto civismo “e che parta da un ricambio della politica a partire dal sistema dei partiti e dalla società civile – ha sostenuto il coordinatore nazionale Federico Vecchioni – che possa portare ad idee nuove e avere capacità di proposta”. In sostanza creare le basi per una nuova offerta politica che dovrebbe andare pescare come già accennato nell’area moderata. A Siena Italia Futura si appoggia ad una lista civica che già c’è. Quella di Siena futura di Mauro Marzucchi di cui è responsabileAnna Maria Beligni che fino alla crisi della giunta Ceccuzzi ha fatto parte della coalizione di centro sinistra. E sta ancora lavorando per tornarci. Viene da chiedersi se le posizioni di Siena Futura i cui aderenti provengono in gran parte dall’esperienza socialista edi Italia futura siano coincidenti e sovrapponibili.
Di seguito la relazione della presidente Maria Beligni.
“Abbiamo aperto questa sede per dar voce a tutte quelle persone che vogliano portare idee e innovazione, perché oltre alle linee guida dettate dal nazionale, sul territorio abbiamo intenzione di costruire qualcosa di totalmente partecipato. Puntando su due fattori fondamentali per far ripartire la città e la provincia: il territorio e la cultura. Il territorio perché è il valore più grande in assoluto, quello che porta il nome di questa città nel mondo. Esso va non solo mantenuto ma anche valorizzato. Perché mancano i servizi adeguati. E questo è il primo punto da cui partiremo.Poi la cultura: tutti sappiamo quanto essa sia importante e quanto lo sia ancora di più in una città come Siena eppure va ancora acquisita la consapevolezza di essere una città interculturale in tutto e per tutto.
Lavorare, dunque, nella direzione di una ricostruzione che è necessaria e lo è anche attraverso i giovani e le donne, attraverso le possibilità nuove di fare impresa, di creare. Per far sì che i giovani non vadano a cercare altre ‘americhe’ ma che abbiano voglia di star qui perché il loro territorio può offrire un futuro migliore. Questo – prosegue Beligni – non significa rottamare, anzi. Se Siena è arrivata ad essere ciò che è stata fino a poco tempo fa, lo deve alla sua capacità di sapersi rinnovare pur restando attaccata alle proprie tradizioni. Questa è la nostra intenzione: rinnovare in stile senese, come la città, lei da sola, ci ha sempre insegnato. Senza rotture e cambiamenti radicali. Per far questo non si può prescindere da quel che di buono è stato fatto, perché non è detto che il nuovo vada sempre bene. La formula perfetta, per noi, è la sapiente fusione tra la conoscenza del vecchio e l’entusiasmo, la voglia di fare del giovane. Per questo ho accettato di essere la presidente di Italia Futura Siena: in quanto donna, mi piace dar voce ai giovani e alle donne soprattutto ma ho sempre amato le sfide, sono una combattiva e tenace e ho trovato in questo progetto qualcosa che mi rispecchiava. Vorrei riuscire quindi a dare un contributo per traghettare la nostra città verso il futuro che più le spetta. Con la disponibilità al confronto con tutti e ad incontri anche con altre realtà del territorio. Perché i senesi, oggi, hanno bisogno di qualcuno in cui riporre davvero la fiducia”.